La Giunta Pigliaru annuncia di non voler pagare gli accantonamenti per il 2019, decurtando la cifra che la Sardegna versa allo Stato per risanare il debito pubblico italiano da 754 a 250 milioni di euro.
“Abbiamo inviato cinque lettere al Governo e non abbiamo mai ricevuto una risposta – ha spiegato il presidente Pigliaru – Abbiamo deciso di non pagare altri 285 milioni, certi di essere dalla parte della ragione”.
La riposta dai banchi dell’opposizione non si è fatta attendere: “Pigliaru e Paci vanno alla guerra contro il governo in carica sugli accantonamenti, dopo essere stati servi e passivi per cinque anni di Renzi e Gentiloni. Saranno loro, presto, alle prossime Regionali”, ad essere accantonati dai sardi, insieme all’intero centrosinistra”, hanno commentato Paolo Truzzu e Gianni Lampis, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.
“È strano – ha aggiunto Truzzu – questo voler andare alla guerra da parte di chi ha iniziato il suo mandato rinunciando ai ricorsi davanti alla Consulta sulla vertenza entrate e perdendo quindi milioni di euro dei sardi. Di chi è stato maggiordomo in Sardegna di Renzi, tanto da sostenere tutte le scelte a danno dell’Isola, dall’ingresso di centinaia di immigrati al sostegno al referendum contro l’autonomia. Di chi ha chinato il capo davanti al governo Gentiloni e ha distrutto la Sanità sarda affidandola a manager imposti dal Pd nazionale”.
“Questo furore autonomista è tardivo e anche decisamente opportunista a quattro mesi dalle elezioni, ma i sardi hanno buona memoria e non si faranno fregare come credono loro”, ha detto Lampis. (red)
(admaioramedia.it)