La Commissione Lavoro del Consiglio regionale, questa mattina, ha incontrato i sindacati per la vertenza Tiscali, ed ha preso l’impegno, a nome dell’Assemblea consiliare, di impegnarsi ad affiancare i 650 lavoratori interessati dalla cessione delle frequenze 5G dall’azienda di Sa Illetta a Fastweb, intervenendo anche nei confronti della Giunta regionale in vista dell’incontro che si terrà, il prossimo 20 novembre, al Ministero per lo Sviluppo economico.
Le preoccupazioni di sindacati e lavoratori sono riferite alle ricadute che la cessione del ramo d’azienda (comprendente, oltre agli asset collegati alle frequenze, solo una decina di lavoratori) avrà sul futuro complessivo del sito sardo: “Chiediamo che la Regione si faccia carico di questa disastrosa vertenza che rischia di trasformarsi in una bomba sociale e sostenga la nostra reiterata richiesta che Tiscali presenti il piano industriale”, ha detto il segretario regionale della Uilcom, Tonino Ortega – L’intero percorso dev’essere accompagnato integralmente alla presenza del Mise e della Regione, finora troppo silenziosa. Abbiamo molte perplessità rispetto alla regolarità della cessione delle frequenze e pretendiamo massima trasparenza e chiarezza. Mettendo al centro gli interessi dei lavoratori sardi, tutti insieme, istituzioni e sindacati, trovino in modo responsabile un percorso condiviso da portare al Mise che abbia un solo obiettivo: la tutela dell’occupazione sarda” .
Nella stessa audizione, anche la Slc Cgil ha chiesto alla Regione di intervenire sul Mise per “sostenere la continuità occupazionale dei lavoratori diretti e dell’indotto. L’obiettivo è portare la Regione al tavolo ministeriale al quale sino ad ora hanno partecipato azienda e sindacati. Tiscali non ha presentato al Mise l’atteso Piano industriale rinviato all’incontro del 20 novembre. Nel frattempo, Fastweb ha avviato la procedura per definire la cessione delle frequenze, che si chiuderà il 30 ottobre. C’è un problema di tempi: non si può procedere alla cessione senza avere chiaro quale sarà il Piano industriale di Tiscali, il suo contenuto infatti è determinante per capire quali garanzie verranno date ai lavoratori. La proroga della concessione delle frequenze da parte del Ministero era stata condizionata alla salvaguardia occupazionale nel territorio sardo. Sia le aziende coinvolte che i soggetti istituzionali interessati, in particolare Regione e Ministero, devono farsi carico senza timidezza delle ricadute sociali sul territorio. La Regione si schieri in maniera forte e decisa accanto ai lavoratori, con l’obiettivo di chiarire lo scenario e fare la propria parte nel caso in cui i piani industriali delle aziende coinvolte rendessero necessaria la riqualificazione dei lavoratori diretti e dell’indotto”.
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: “Preoccupa la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Tiscali, che si trovano ancora una volta in difficoltà dopo la cessione, da parte dell’azienda, delle frequenze e delle relative infrastrutture a Fastweb. Al tavolo aperto al Mise è necessario tutto l’impegno del Governo, della Regione, di Tiscali e Fastweb affinché ogni evoluzione della trattativa tra le aziende preveda la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. E’ necessaria ogni garanzia per le centinaia di lavoratori diretti e per quelli dell’indotto coinvolti”. (red)
(admaioramedia.it)