Non sono bastati i sensibili miglioramenti rispetto al Brescia per cancellare lo zero in classifica: Cagliari infilato dall’Inter tra le mura amiche (1-2), nerazzurri molto bravi a capitalizzare con il minimo sforzo offensivo. Ospiti avanti con Lautaro Martínez, pari meritato con João Pedro e nuovo vantaggio dal dischetto con Lukaku. I rossoblu hanno tenuto bene il campo ma sono stati forse troppo penalizzati dagli episodi.
Commento.
Il Cagliari punta a riscattare il tonfo casalingo dell’esordio contro il Brescia, catapultando subito nella mischia dal primo minuto il nuovo portiere Olsen. L’altro ultimo arrivato, l’attaccante Simeone, parte dalla panchina. Maran deve rinunciare agli infortunati Pavoletti – che starà via qualche mese per la lesione al ginocchio – oltre a Cragno, Cacciatore e Faragò. Il tecnico rossoblu si affida all’inedito 3-5-2, schierandosi a specchio contro i rivali interisti e facendo debuttare in campionato Rog, Pisacane e Pellegrini. Conte lascia fuori dall’undici il grande ex Barella. La partita si dimostra subito molto dinamica e agonisticamente valida. I sardi ci mettono l’anima con un Nainggolan in più nel motore, animato da moti di rivalsa. Il belga, finché ha avuto benzina, ha trascinato i compagni con carattere. L’Inter è passata in vantaggio in modo abbastanza casuale, mentre dall’altra parte Cerri ha sciupato una grande chance. La punta, deludente, non è rientrata in campo dopo l’intervallo. Dopo 5 minuti della ripresa ecco il meritato pari di João Pedro, lesto ad insaccare di testa una grande palla di Nández. Una traversa di Sensi mette paura a Olsen, finché gli ospiti ripassano in vantaggio: Lukaku centra il secondo gol in Italia dal dischetto, sfiorando poi la segnatura nel finale. Vittoria interista da squadra importante, senza particolari luci ma con cinismo e concretezza. Per il Cagliari la classifica non si muove… la sosta per le nazionali dovrà dare la spinta giusta per migliorare gli automatismi in campo, dando tempo prezioso ai nuovi per inserirsi ancora meglio.
I gol.
27° – 0-1: pallone spedito da Sensi dalla sinistra verso il secondo palo, Cerri e Martínez colpiscono praticamente insieme di testa. Maresca sul momento annulla per fuorigioco, poi dopo lungo consulto via radio con la sala Var convalida il gol.
50° – 1-1: numero sulla destra di Nández che aggira Brozovic sulla fascia e pennella in area un traversone per João Pedro. Il colpo di testa del brasiliano lascia immobile Handanovic, palla in rete.
70° – 1-2: Pisacane atterra Sensi, penalty. Lukaku spiazza Olsen di sinistro dal dischetto.
Primo tempo.
Nainggolan vuole mettere subito le cose in chiaro dopo una decina di secondi, calciando alto un destro rabbioso. Ritmi buoni con ribaltamenti di fronte, tuttavia senza iniziative degne di nota verso la porta. Nainggolan, altro ex sotto i riflettori, gioca una notevole quantità di palloni e rischia su una brutta entrata di Brozovic: ammonizione per il croato dell’Inter. Al 27° su un pallone proveniente in area dalla sinistra, Cerri tocca di testa (contemporaneamente a Lautaro Martínez) nella sua porta ma sul momento Maresca annulla per fuorigioco. Il direttore di gara si consulta via radio con i colleghi al Var e infine convalida con rete assegnata all’interista. Al 41° botta respinta di Nainggolan, palla poi da João Pedro precisa per Cerri: destro fuori misura da ottima posizione. Bene Rog e Nainggolan, molto male Cerri tra i cagliaritani. La punta ha sbagliato praticamente ogni pallone, sciupando un gol ed entrando nell’azione del vantaggio. Per dovere di cronaca, Inter in vantaggio senza aver creato una chiara chance da rete.
Secondo tempo.
I poco lusinghieri primi 45 minuti di Cerri convincono Maran a sostituirlo all’intervallo: debutta Simeone alla Sardegna Arena. Da sottolineare, prima della ripresa delle ostilità, carica e consigli dispensati ai compagni dal carismatico Nainggolan. I padroni di casa iniziano in quarta e vengono premiati già al 50°: Nández infila Brozovic sulla destra e pesca in area la testa di João Pedro, Handanovic non può nulla per il pari cagliaritano. Sensi impegna con un destro centrale Olsen, lento e neutralizzato. La scena si ripete al 60°, ma su punizione e l’interista stavolta centra la traversa. Arriva il momento nostalgia, per la prima a Cagliari di Nicolò Barella (applaudito dal pubblico, poi fischiato quando in possesso di palla…) dopo il trasferimento a Milano. Minuto 70, Sensi atterrato da Pisacane in area: rigore. Dagli undici metri Lukaku spiazza di sinistro Olsen riportando in vantaggio l’Inter. Il belga non concretizza una bella palla rasoterra all’83°, mandando fuori la palla del 3-1. È l’ultima occasione del match.
Cagliari-Inter 1-2
Cagliari (3-5-2): Olsen; Pisacane (75° Castro), Ceppitelli (C), Klavan; Nández, Rog, Nainggolan (85° Cigarini), Ionita, Pellegrini; Cerri (46° Simeone), João Pedro (In panchina: Aresti, Rafael, Lykogiannis, Mattiello, Pinna, Romagna, Birsa, Oliva, Ragatzu). Allenatore: Rolando Maran.
Inter (3-5-2): Handanovic (C); D’Ambrosio, Ranocchia, Skriniar; Candreva (79° Godín), Vecino (69° Barella), Brozovic, Sensi, Asamoah; Martínez (78° Politano), Lukaku (In panchina: Berni, Padelli, Bastoni, Dimarco, Lazaro, Borja Valero, Gagliardini, Esposito, Sánchez). Allenatore: Antonio Conte.
Arbitro: Maresca.
Reti: 27° Martínez, 50° João Pedro, 72° Lukaku rigore.
Note: ammoniti Brozovic (21°), Asamoah (45°), Nainggolan (60°), Ceppitelli (68°), Pisacane (71°), Ionita (76°), Ranocchia (86°), Nández (88°); minuti di recupero: primo tempo 3, secondo tempo 5; spettatori 16.412; incasso di giornata 348.500 euro.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)