"Il problema delle risorse aggiuntive per le nuove borse agli specializzandi è emerso dopo l'approvazione della manovra finanziaria, quindi non siamo potuti intervenire”. Così l'assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, aveva giustificato la mancata copertura per le borse di studio degli specializzandi di Medicina per il 2015, sventolando come soluzione un milione di euro recuperato grazie ad un gentile ‘prestito’ dell’Università di Cagliari.
Però, dal cassetto è spuntata una richiesta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, inviata lo scorso 27 gennaio 2015 all’Assessorato del Bilancio, per ribadire una nota del 7 novembre 2014 che già conteneva la richiesta dell’assegnazione delle risorse per “Contributi alle Università della Sardegna per l’istituzione di borse di studio destinate alla frequenza di scuole di specializzazione per medici e non medici”: 6,9 milioni di euro per il 2015, 7 milioni per il 2016 ed altrettanti per il 2017.
Cosa sia successo dopo è patrimonio esclusivo dell’assessore Paci. Distrazione, dimenticanza, pallottoliere guasto, sufficienza nell’affrontare la richiesta, non è dato sapere. E’, invece, sicuro che “il problema delle risorse aggiuntive per le nuove borse agli specializzandi” non sia emerso “dopo l'approvazione della manovra finanziaria” e quindi si sarebbe potuto intervenire per tempo. L’errore era stato anche segnalato durante la discussione della Finanziaria in Commissione Bilancio dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, che aveva presentato un emendamento alla manovra per reinserire la cifra, ma l’assessore Paci rassicurò che le risorse erano più che sufficienti (“con precisione ‘chirurgica’ chiese di approvare un emendamento di soli 47mila euro”, ha ricordato Truzzu) e la richiesta fu bocciata dai consiglieri della maggioranza di centrosinistra.
“Invece, per il 2015 i soldi non ci sono mai stati – ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia – Sino al 2014 c’erano a disposizione 2 milioni e mezzo di euro per finanziare 102 borse di studio all’anno. Siccome si fa una programmazione triennale, hanno fatto i calcoli considerando le risorse necessarie solo per chi aveva iniziato la specializzazione nei 3 anni precedenti (2012, 2013 e 2014). Per il 2015, con un taglio in finanziaria di 3 milioni di euro sono mancati del tutto”. Proprio come evidenzia la nota dell'assessore Arru, quando ricorda che “la stima della previsione 2015 è stata fatta tenendo conto delle sole borse di studio da pagare a regime”, cioè di quelle già concesse, e che “la previsione così formulata non consente comunque, nel corso del 2105, il finanziamento di ulteriori borse da parte della Regione per l’annualità 2014-15”.
Come se non bastasse aver dimostrato memoria corta, Paci è scivolato anche sul milione in arrivo dall’Università. Il problema era già stato sollevato dagli studenti universitari di UniCa2.0, che, oltre a lamentarsi di quello che hanno considerato “un ennesimo taglio”, in un comunicato avevano manifestato il dubbio che quel milione potesse essere utilizzato per le borse di studio, scrivendo “ammesso e non concesso che si possa utilizzare con questa finalità”. Avevano ragione. Infatti, quel prestito, nonostante quanto detto dall’Assessore del Bilancio (“In questo modo la Regione garantisce anche per quest'anno le borse riservate agli specializzandi sardi in Medicina"), potrà essere utilizzato, come ha precisato il rettore dell’Università di Cagliari, Maria del Zompo, solo per organizzare corsi di formazione riservati a coloro che parteciperanno ai quiz di ammissione alle borse di studio nazionali. Il capitolo borse di studio degli specializzandi di Medicina per il 2015 non è ancora chiuso, appuntamento alla prossima 'trovata'. (fm)
(admaioramedia.it)
2 Comments
luo93
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Salvatore Ignazio Lallai
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