Dopo la segnalazione fatta su Ad Maiora Media dell’anomalo “Avviso di censimento”, che, a nome del Comune di Cagliari, in questi giorni la De Vizia-Cooplat ha lasciato nella buca delle lettere di migliaia di Cagliaritani, è arrivata un’interrogazione consiliare sulla “richiesta atti per censimento utenza Tari”.
I due consiglieri del gruppo #Cagliari16, Piergiorgio Massidda e Pierluigi Mannino, hanno preso atto che “su un giornale locale è apparsa la notizia che migliaia di cittadini, stanno ricevendo un avviso da parte delle società che fanno capo alla De Vizia, con il quale si invita l’utenza all’invio sollecito (entro il 23 marzo ) dei dati personali riguardanti la propria posizione in merito ai tributo Tari, in quanto questi ultimi non risulterebbero presenti negli archivi”, ed hanno chiesto al sindaco Zedda ed all’Assessore competente se “la legittimità di tale azione sia fondata”.
Infatti, come è stato osservato nell’articolo pubblicato ieri, la richiesta appare illegittima, oltre ad aver provocato un discreto ‘allarme sociale’ nella stragrande maggioranza dei destinatari che, fino a prova contraria, sono onesti contribuenti e risultano regolarmente registrati negli elenchi comunali della Tari. I dubbi di legittimità si basano sull’articolo 43 del D.P.R. 445/2000 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa), che al comma 1 vieta alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi (quali, appunto, la De Vizia–Cooplat per conto del Comune di Cagliari) di richiedere atti o certificati concernenti stati, qualità personali e fatti che risultino elencati all’articolo 46 (punto ‘i’), attestati in documenti già in loro possesso o che comunque esse stesse siano tenute a certificare: i nominativi dei cittadini contribuenti Tari sono già in possesso dell’Amministrazione comunale di Cagliari. Ciò nonostante, arrivano ‘avvisi’ anche con l’indicazione del solo numero civico oppure con la dicitura “nome non rinvenuto”.
Perciò, i due consiglieri hanno chiesto anche “perché sino ad oggi non si sia provveduto ad un controllo reale dei dati in possesso dell’Amministrazione (anche in passato erano stati fatti censimenti delle utenze)” ed in base “a quali dati si è proceduto, negli anni passati, alle stime dell’ammontare del tributo”. Inoltre, nella prima parte dell’avviso viene dichiarato di non aver rinvenuto i dati del contribuente negli archivi e richiedendoli per “chiarire la posizione in merito al tributo Tari”, poi nella seconda parte, in caso di mancata risposta da parte del cittadino, si informa che “i dati saranno trasferiti al Comune per le successive dovute verifiche”. Insomma, questi dati la De Vizia li ha o non li ha? (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Enrico Velio
I dati si raccolgono per il Comune di Cagliari e la ditta svolge il lavoro per conto del Comune.
Mi sa tanto che i consiglieri stiano prendendo una cantonata.
La richiesta dei dati dei proprietari degli appartamenti sono necessari per procedere alla consegna dei bidoncini e gli avvisi si pongono nelle cassette postali proprio in quei casi in cui non vi sia corrispondenza fra i dati del Comune e quelli del fabbricato