Nel 2011 la Francia fu capofila di un’aggressione militare alla Libia terminata con l’efferata uccisione del dittatore Muammar Gheddafi, che quindi, purtroppo per la giustizia francese, non potrà testimoniare nel procedimento penale aperto nei confronti del ‘simpatico’ Nicolas Sarkozy (quello degli inopportuni sorrisetti con Angela Merkel) circa possibili sostanziosi finanziamenti illeciti ricevuti dai libici per la sua campagna presidenziale del 2006.
Nell’attesa di conoscere la sorte di Sarko, sembra doversi constatare che i ‘cugini’ francesi abbiano tentato nuovamente di infinocchiarci sulla nota questione delle frontiere marittime con l’Italia, che coinvolge anche la Toscana, ma soprattutto la Sardegna. Peccato per loro che Giorgia Meloni abbia ripreso, con veemenza, una denuncia già fatta due anni fa dall’ex governatore Mauro Pili, e da lui rilanciata in questi giorni, sulle anomalie del Trattato di Caen, che, in base all’originaria cartografia allegata, sembrava prevedere la revisione di tali confini marini a favore della Francia, coinvolgendo le attività di pesca e di ricerca degli idrocarburi, e che sarebbero potute nuovamente passare sotto silenzio, ad onta dell’obbligo di ratifica parlamentare di simili trattati. E un governo ‘distratto’, in teoria, potrebbe anche ‘dimenticarsi’ di sottoporre il trattato al Parlamento.
Nel frattempo, secondo quanto afferma il Ministère de la Transition écologique et solidaire transalpino, la Francia aveva comunque intrapreso una consultazione, con termine al 25 marzo, sull’elaborazione del “Documento strategico della sponda mediterranea”, relativo all’attuazione delle direttive quadro Ue sulla “pianificazione dello spazio marittimo” e sulla “strategia per l’ambiente marino”, allegando alla procedura delle mappature delle frontiere marittime con l’Italia di cui hanno dovuto ammettere l’erroneità, evidenziando che esse sono “in corso di correzione”.
Peccato che tale ‘errore’ sia appunto vecchio di oltre due anni, e che, dopo un iniziale tentativo di considerare la denuncia di Pili come una ‘bufala’ e una precipitosa retromarcia, avesse dovuto darne atto, a suo tempo, perfino il sito filoboldriniano bufale.net, rilevando che la Francia, dopo alcuni incidenti tra pescherecci sardi e la Guardia costiera francese, aveva già ammesso l’errore in questione. Varie testate giornalistiche filogovernative e vari esponenti politici di quell’area – tra cui Renato Soru, che in questi casi non si fa mai mancare niente ed ha parlato di “fake news” – hanno insistito, ancor oggi, nel parlare di ‘bufala’, ricordando la mancata ratifica del trattato da parte italiana e il riconoscimento dell’errore da parte dei francesi, e, a causa di qualche imprecisione, dando addosso a chi ha sollevato il problema con la consueta tecnica per cui si indica il dito anziché la luna.
Peccato che se l’errore francese, pur reiterato, fosse restato agli atti della procedura da loro avviata, avrebbe potuto ripetersi, specialmente in assenza di un governo abbastanza determinato dal contestare la revisione dei confini a sfavore del nostro Paese, la storia di fermi e sequestri a danno dei pescherecci sardi, e magari, specie oggi che si prospetta il possibile insediamento a Roma di un governo non così amico del misterioso Emmanuel Macron, per dirimere la questione sarebbe stato necessario un lungo arbitrato internazionale dagli esiti incerti. Come si suol dire, errare humanum, perseverare diabolicum, e si dà il caso che i francesi abbiano fatto una (nuova) precipitosa retromarcia nel correggere un errore già ammesso due anni fa, subito dopo alcune iniziative politiche, come quella di Giorgia Meloni, e non solo (l’europarlamentare Cicu ha scritto al Commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi, Karmenu Vella, chiedendo “chiarezza sul tentativo di appropriazione indebita dei mari sardi”), che ha presentato un esposto alla Procura di Roma per denunciare i responsabili del Governo italiano per gravi reati contro la personalità dello Stato. Coincidenza? Quando sono in ballo gli ‘amabili’ cugini francesi, fidarsi è bene, ma non fidarsi è decisamente meglio, come la questione libica ci insegna.
Caesar
(admaioramedia.it)
One Comment
bufaleweb
filoboldriniano ? XD