Quel genio dell’ingegner Gaetano Ranieri lo aveva già visto col suo georadar, cioè la tac del terreno da lui inventata per favorire il lavoro degli archeologi: attorno ai circa 500 metri quadri di Monti Prama c’è una vera e propria ‘metropoli’ nuragica vasta diverse decine di ettari.
Ma i politici – perdendo tempo nello stabilire se le grandi statue rappresentano giganti od eroi – non hanno preso nessun provvedimento per sottoporre a vincolo tutta l’area e così a fianco agli scavi sono sorte nuove vigne. Nei giorni scorsi, sotto una di queste – che è stata ‘legittimamente’ impiantata appena tre anni fa – sono state trovati nuovi straordinari reperti: enormi mura, tombe, statue. Un po’ lesionate dalle ruspe e dai trattori. Ma c’erano.
Insomma, uno dei tesori archeologici più importanti del Mediterraneo rischia di essere distrutto dalla dabbenaggine e dalle chiacchiere dei soliti, inutili politici. Ma quando torneranno a casa loro per far sì che i giganti di Mont’e Prama possano vivere la loro nuova e splendente vita?
Il Giardiniere
(admaioramedia.it)