Monte Prama è il sito archeologico più importante del Mediterraneo. I giganti sono noti in tutto il mondo.
I principali artefici di questi scavi sono stati l’archeologo Momo Zucca e il genio del georadar Gaetano Ranieri, che ha fatto la radiografia su decine di ettari di terreno scoprendo sotto terra uno dei templi più importanti dell’antichità. E ha fatto tutto a gratis, pagando di tasca. Lui e Zucca. Tra i grandi archeologi che si sono occupati di Monte Prama anche la dottoressa Emina Usai della Soprintendenza di Cagliari.
Quando poi sono stati trovati i soldi per gli scavi – circa 400mila euro – l’appalto è stato affidato ai soliti amichetti: una sconosciuta cooperativa emiliana. Che ha dato quattro colpi di piccone e poi ha chiuso baracca e burattini. Oggi quell’eccezionale sito è chiuso. Tutto attorno stanno piantando orti e vigne. E tutti zitti e mosca per paura di disturbare il manovratore.
Ci sono decine e decine di giganti sepolti sotto terra e due ancora vivi: Gaetano Ranieri e Momo Zucca. E poi tanti scheletri negli armadi, zombi e vermiciattoli che sguazzano. Vergogna.
Il Giardiniere
(admaioramedia.it)