I dati arrivati da Lisbona, nel corso del Seatrade Cruise Med, creano allarme per il futuro della crociere nel Porto di Cagliari: nel 2018, con la previsione di 300mila vacanzieri, sarà il segno meno a caratterizzare la stagione (nel 2017 erano stati oltre 430mila).
“Si tratta di una parabola discendente inquietante che pone riflessioni sulla nuova gestione dell’Autorità portuale della Sardegna – ha commentato Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia – Vogliamo che il traffico delle crociere trovi una sinergia con il resto della città, ma ci sembra che si sia innescato un meccanismo perverso”.
Secondo Tocco, tra i motivi del calo anche l’inadeguatezza dei servizi a terra: “La fuga dei crocieristi è legata alla carenza di un sistema sinergico, con un monopolio gestionale dell’Autorità portuale. Non aiuta il divieto di reclamizzare le opportunità turistiche offerte dalla città all’interno delle banchine. E, da non sottovalutare, i passeggeri sono sottoposti ad un aumento della tassa di sbarco”.
Anche i traffici del porto industriale non vivono un buon momento e le movimentazioni hanno subito un crollo di oltre il 72%: “Occorre fronteggiare questa crisi dello scalo di Cagliari – ha concluso l’esponente azzurro – con un impatto economico che rischia di portare alla perdita di almeno 500 posti di lavoro all’interno del Porto canale e sprofondare il settore turistico di Cagliari e dintorni. La Regione deve fare la sua parte con la convocazione di un incontro per adottare strategie di rilancio utili a far rinascere lo scalo del Capoluogo”. (red)
(admaioramedia.it)