Quello che doveva essere un reportage sui ‘luoghi del Giro’ si è trasformato in un attacco diretto contro la Barbagia: a Orune, le telecamere hanno indugiato a lungo (ed incomprensibilmente) su un cartello stradale sforacchiato, mentre il giornalista ha accuratamente evitato di citare i tanti personaggi celebri del paese (tra i quali il famoso giurista Antonio Pigliaru, padre dell’attuale Presidente delle Regione) o i siti archeologici e di interesse ambientale, ma in compenso si è soffermato sull’omicidio avvenuto lo scorso anno, parlandone a lungo. Una raffica di pregiudizi che emergono ogni qualvolta si parla di Barbagia.
E’ davvero stomachevole che simili volgarità e ridicole generalizzazioni vengano trasmesse dal servizio pubblico, pagato anche coi soldi dei barbaricini. Non contento di trattare argomenti lontanissimi dal contesto sportivo, il giornalista in questione (Alessio Zucchini), per completare l’opera ha addirittura pensato di includere nella sua filippica anche Orgosolo, paese nel quale il giro non sarebbe nemmeno passato: è stato dunque evidente l’intento discriminatorio e la premeditazione alla base di tutto il servizio.
A questo punto, dovremmo aspettarci un’analoga solerzia nel ricordare fatti di sangue qualora il Giro d’Italia coinvolgesse i paesi di Erba, Novi Ligure, Alatri, Avetrana (e chissà quanti altri, sparsi per l’Italia e tutti coinvolti in tragedie più o meno recenti). Ma non accadrà. Nello stesso tempo, comunque, emerge l’inadeguatezza di una Giunta regionale che, da un lato, si è prodigata per portare a tutti i costi il giro in Sardegna (spendendo ben 4,5 milioni di euro), e nel contempo è rimasta sorpresa ed inerte, nel proprio assordante silenzio. Pigliaru è orunese per parte di padre, ma sembra essersene dimenticato. Al di là delle scuse ufficiali (che prima o poi arriveranno) e delle stucchevoli promesse di servizi riparatori (già arrivate), in un paese normale il direttore del Tg1 avrebbe già rassegnato le proprie dimissioni, mentre in Italia i giornalisti della Tv di Stato possono concedersi la libertà di offendere coloro che ne pagano gli stipendi.
Mauro Deledda – Forza Nuova Sardegna
(admaioramedia.it)
5 Comments
Vincenzo Aru
” in un paese normale il direttore si sarebbe già dimesso” ahahahah
Daniela Lai
Ho visto il servizio e a mio avviso non c’era alcuna offesa. Dipende da quale prospettiva si guarda. I sardi hanno la tendenza ad avere complessi di inferiorità ogni qualvolta si parla degli aspetti meno piacevoli.
Ricordo invece che si è parlato della cultura e si sono anche soffermati sui bellissimi murales.
Dimettersi, perché? Non ha insultato e offeso nessuno.
Massimiliano Cannas
Ragazzi ha solo raccontato uno spiacevolissimo fatto di cronaca e non ha inventato nulla !!! Per venire fuori e cambiare le cose bisogna smetterla con l’omertà..
Giovanna Carboni
Ma prendetela come una nota folkloristica .a quel cartello con i fiori e’ piaciuto e poi i ragli di asino non salgono in cielo. …
Alvaro Scarozza
La Barbagia viene offesa dagli imbecilli che si divertono senza alcun motivo a provocare quanto la TV ha mostrato.