Coglie l’occasione della discussione sul Disegno di legge 277, relativo al ripiano del deficit della Sanità, per contestare l'operato dell’assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, e della Sanità, Luigi Arru: “Qualche furbetto – ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia – ha messo in giro la voce, del tutto priva di fondamento, che senza la sua approvazione sono a rischio gli stipendi del mese di dicembre degli operatori del sistema sanitario della Sardegna. Chiacchiere fatte circolare ad arte e in maniera subdola, con l’unico scopo di coprire i ritardi e le conclamate inefficienze della spesa sanitaria del duo Arru-Paci. Puro terrorismo, utile soltanto a rabbonire i medici e placare gli animi. E il duo, di questo, dovrebbe vergognarsi”.
“Al di là dei dubbi di legittimità sulla copertura finanziaria – ha aggiunto Locci – è sufficiente leggere il disegno di legge per capire che la ‘questione stipendi’ non c’entra nulla con la spesa sanitaria corrente del 2015. Tanto è vero che le coperture sono riferite al consuntivo 2014. E’ offensivo rilevare che i professori pensano di prendersi gioco del Consiglio regionale e, soprattutto, dei medici. Si focalizzi l’attenzione sul fatto che se non si ripiana il debito sorgeranno problemi e deriveranno sanzioni, così come disposto dall’applicazione delle norme sul bilancio armonizzato. In realtà, Paci, Arru e la compagnia dei professori mettono a rischio la possibilità di portare avanti l’iter per l’accensione del mutuo presso la Cassa depositi e prestiti relativo alle spese di investimento sulla Finanziaria 2015. Lo dicano chiaramente e non abbiano paura di ammettere gli errori fatti fin qui. Anche se sono molti e creano imbarazzo”. (red)
(admaioramedia.it)
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