La riforma della rete ospedaliera, proposta dalla Giunta Pigliaru ed approvata lo scorso 25 ottobre dal centrosinistra in Consiglio regionale, non decolla, anzi ha incontrato l’ostacolo della ‘bocciatura’ dal Ministero della Salute e l’opposizione dura di amministratori locali e comitati di cittadini per la difesa della sanità pubblica e dei piccoli ospedali (come Ghilarza, La Maddalena, Ozieri, Tempio, Iglesias, Lanusei, Isili, Muravera e Sorgono).
Però, mentre la riforma ‘segna il passo’, non si fermano le nomine e l’assegnazione di incarichi in campo sanitario, “nonostante il Ministero abbia sostanzialmente bocciato la riforma della Rete ospedaliera voluta da Pigliaru e Arru”, fanno notare i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Gianni Lampis e Paolo Truzzu, che hanno presentato un’interrogazione per sapere se Presidente ed Assessore siano a conoscenza di queste nuove selezioni e se le ritengano opportune.
“Sono otto gli incarichi di struttura complessa di Direzione medica di presidio ospedaliero di area omogenea per cui è stata indetta una selezione interna all’Asl unica – ha sottolineato Truzzu – Sconcerta che uno degli idonei sia l’attuale direttore generale dell’assessorato della Sanità, assunto da un suo ‘dipendente’, il direttore dell’Ats. Arru, insomma, sta piazzando i suoi uomini prima che la sconfitta elettorale condanni all’oblio chi ha gestito la sanità pubblica in questi anni”.
“Queste figure – ha aggiunto Lampis – andranno a ricoprire dei ruoli che non si sa se esisteranno, dopo che il Ministero ha contestato la riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna. Nonostante questa situazione di incertezza venutasi a creare dopo la bocciatura governativa, l’Ats prosegue nell’attuazione del modello organizzativo introdotto dalla Regione, generando un ulteriore clima di disorientamento e sfiducia tra gli operatori sanitari”. (red)
(admaioramedia.it)