Dopo le recenti occupazioni di alcuni presidi ospedalieri (ospedale “Merlo” di La Maddalena, “Dettori” di Tempio, “Delogu” di Ghilarza), oggi a Cagliari la manifestazione contro i “tagli ai servizi sanitari pubblici”, organizzata dalla Rete Difesa sanità pubblica.
Nel frattempo, consapevole del dissenso generalizzato nei territori nei confronti della riforma della rete ospedaliera, proposta dalla Giunta Pigliaru ed approvata lo scorso 25 ottobre dal Consiglio regionale, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha realizzato una serie di incontri nelle strutture ospedaliere di Sorgono, La Maddalena, Tempio e Ghilarza.
All’ospedale Paolo Merlo, l’Assessore, accompagnato dal direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, e dalla responsabile dell’area socio-sanitaria dell’Assl di Olbia, Antonella Virdis, ha incontrato i cittadini, garantendo l’operatività di importanti servizi: “Stiamo costruendo un sistema sanitario più efficiente e integrato con un’organizzazione più razionale in grado di contenere gli sprechi senza pregiudicare i servizi. L’ospedale a La Maddalena deve continuare a svolgere il suo ruolo di presidio sanitario fondamentale nel territorio“.
Arru ha spiegato che molti importanti servizi saranno presto operativi, a partire dalle terapie chemioterapiche per i pazienti che per motivi di sicurezza finora si sono recati a Olbia. Rassicurazioni anche sul servizio di dialisi e sulla pediatria, per la quale sono allo studio le migliori soluzioni per la copertura delle ore notturne. A breve, sarà aperto il nuovo laboratorio di chirurgia per le prestazioni ambulatoriali. “La vera criticità è legata al punto nascita – ha sottolineato l’Assessore – A livello nazionale sono previsti criteri molto rigidi e noi presenteremo la richiesta di deroga per tutti i punti nascita in Sardegna sotto i 500 parti: La Maddalena, Tempio, Lanusei e Alghero”.
A Sorgono,ospedale punto di riferimento del Mandrolisai e unico ospedale di zona disagiata di montagna, è stato proposto un tavolo permanente per monitorare le azioni da compiere con il contributo di tutte le componenti sanitarie, politiche, civiche. Si occuperà anche di medicina del territorio e dei suoi importanti servizi: percorso nascita, screening oncologici, Casa della salute, neuropsichiatra infantile, servizio per le tossicodipendenze, medicina dello sport.
“L’ospedale di Sorgono non si chiude – ha detto Arru, affiancato dalla direttrice dell’Area socio-sanitaria di Nuoro, Grazia Cattina – Le difficoltà della struttura sono sentite a livello più generale da tutta l’Ats per risolverle, facendo di Sorgono e di tutti gli ospedali decentrati parte di una rete regionale”.
All’ospedale Paolo Dettori nell’incontro coi cittadini, l’assessore Arru ha ribadito la volontà di tenere in vita tutti gli ospedali, che “però vanno inseriti in un sistema coordinato, con una logica di rete, per operare con migliori risultati rispetto al passato. Anche a Tempio abbiamo mantenuto servizi essenziali come la terapia semintensiva, la medicina, la radiologia, l’ortopedia e la pediatria. Per il punto nascita, come a La Maddalena, è necessario chiedere una deroga ai vincoli rigorosi imposti dal Ministero della Salute”.
Anche a Ghilarza è stato garantito che “non c’è alcuna volontà di dismettere e stiamo cercando di tutelare ciò che il Ministero della Salute ci contesta: la presenza di un piccolo ospedale a poca distanza da Nuoro e Oristano – ha detto Arru – Penserei ad un accentramento delle competenze sulle malattie legate all’invecchiamento, come la demenza senile, anche in considerazione dell’età media piuttosto elevata della popolazione di quel territorio”. (red)
(admaioramedia.it)
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Andrea Putzulu
Utilizzerà un blindato.