Ci sono vari tipi di rete che hanno migliorato la vita degli uomini, quella idrica e quella stradale ad esempio, poi c’è la rete wi-fi, linea invisibile che collega utenti da tutto il mondo, permettendo di comunicare e fare scambi, lavorando a distanza.
Noi in Sardegna abbiamo una rete in più. la nuova rete ospedaliera. Sulla carta, avrebbe dovuto migliorare e ottimizzare i servizi, offrendo ai Sardi una sanità fruibile a tutti e di altissima qualità. Dalle periferie alle città, pari opportunità per tutti i Sardi con accesso a servizi altamente professionalizzati. Insomma, sarebbe diventata il fiore all’occhiello di questa Amministrazione regionale con l’accredito per una campagna elettorale all’insegna della capacità di governo.
Nella realtà, disagi mascherati da finte razionalizzazioni fatte passare come male necessario. In modo subdolo, ma molto efficace non si dichiara sulla carta la chiusura di un reparto, che attirerebbe le ire della popolazione, semplicemente non vengono sostituiti i medici ed il personale. L’assenza di radiologi, anestesisti e cardiologi blocca, per effetto domino, le sale operatorie e il blocco delle attività è solo conseguente. Promesse mancate, legate all’apertura di servizi fondamentali, che mettono una grave ipoteca sugli ospedali periferici.
Però, sapere che, in questo marasma, c’è chi gioisce per il risparmio di 80 milioni di euro, solo perché non equipara i costi veri e reali delle disfunzioni e del disagio subito dai cittadini, fa pensare che l’unica rete che costoro vorrebbero gestire è quella per la ‘pesca dei voti’.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
One Comment
Antonio Pulina
Il prontosocorso di Olbia? Veramente ignobile, dove non c’è rispetto della dignità dei pazienti , infarcito da dottorini e giovani pseudo dottoresse prive di esperienza, messi li a far numero. Un parcheggio per aspiranti ricoverandi, in attesa che si liberi un letto in qualche affollato reparto, dove la spuntano incozzati amici degli amici. Distribuzione dei pasti insuficente, sempre che li distribuiscano, servizi igienici da terzo mondo, dove non c’è un minimo di privacy. Roba da terzo mondo. Spero tanto che i politici responsabili dello sfascio della sanità in Sardegna vengano colpiti dai peggiori mali di questo mondo , senza possibilità di cura.