«E’ necessario istituire l’Agenzia Sarda dell’Entrate (ASE) come strumento di supporto dell’Amministrazione e degli Enti locali per l’esercizio della propria sovranità tributaria», così i consiglieri della minoranza in Consiglio regionale hanno presentato la loro proposta di legge che “raccoglie la crescente sensibilità politica e sociale verso il tema della ridefinizione dell'autonomia finanziaria della Regione e l'esigenza di affermare il principio di sussidiarietà e leale collaborazione nell'accertamento e nella riscossione dei tributi regionali e locali.”
Pochi giorni fa, durante l’esame della Finanziaria 2015, il Consiglio regionale ha bocciato un emendamento sul tema, inizialmente presentato dalla consigliera di maggioranza Anna Maria Busia del Centro democratico, poi ritirato, ma ripreso dal capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. Ora, i gruppi di opposizione la rilanciano con una proposta di legge. L’Agenzia assumerebbe le funzioni in materia di entrate tributarie regionali, canoni e concessioni di competenza della Regione, nonché l’accertamento delle imposte erariali sui redditi dei soggetti con domicilio fiscale nell’Isola, con la possibilità di procedere, attraverso la stipula di opportune convenzioni con le agenzia fiscali dello Stato, nella gestione dei servizi relativi all’amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei tributi diretti, dell’Iva e di tutte le imposte, diritti o entrate erariali generate in Sardegna. E’ prevista anche la collaborazione con le strutture statali per la quantificazione e la ripartizione delle compartecipazioni erariali che concorrono alle entrate regionali e l’elaborazione di un sistema tributario integrato (Stir) per l’armonizzazione dell’accertamento e la riscossione dei tributi locali.
Primo firmatario della proposta è il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas: «Siamo determinati a realizzare l’Agenzia sarda delle entrate – ha spiegato – perché con l’introduzione del pareggio di bilancio, la capacità di spesa della Regione è ancorata alla capacità di gestire le entrate. L’istituzione dell’Ase è necessaria per riaprire la vertenza entrate con lo Stato».
«E’ una risposta efficace e concreta all’estemporanea iniziativa messa in campo da alcune forze della maggioranza durante il dibattito sulla Finanziaria – ha aggiunto Pietro Pittalis – La votazione a scrutinio segreto (8 sì e 48 no), che ha bocciato la proposta, ha fatto emergere i contrasti e le divisioni in seno al centrosinistra proprio su un tema importante come l’Agenzia sarda della entrate».
Ala presentazione sono intervenuti anche altri firmatari della proposta: «Zona Franca e istituzione dell’Agenzia sarda delle entrate sono i punti principali del nostro programma, i tempi sono maturi per realizzarli», ha sottolineato Modesto Fenu. Per Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia è necessario «riappropriarsi della capacità di determinare le entrate». Mentre Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area popolare sarda, ha definito l’Agenzia «la madre di tutte le battaglie». «Con l’accordo di luglio, la Giunta Pigliaru ha consegnato la cassa della Regione a Roma, affossando la nostra autonomia», ha concluso il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni.
E’ prevedibile che la proposta di legge verrà discussa in Commissione quando ci sarà anche il disegno di legge sullo stesso tema annunciato dalla Giunta regionale. (red)
(admaioramedia.it)