Ieri mattina a Quartu Sant’Elena, con una chiamata al 113, una donna chiedeva aiuto dopo un tentativo della nota ‘truffa dello specchietto’ accaduto in via Merello.
La vittima raccontava agli agenti della Squadra volante che, pochi istanti prima, mentre era bordo della propria auto, udiva un rumore e successivamente notava un automobilista che suonava chiedendole di accostare. L’uomo, descritto come un giovane con la barba, raccontava di essere stato urtato dalla donna, pretendendo un risarcimento del danno ma, al suo rifiuto, vista l’intenzione di chiamare la Polizia municipale, si allontanava frettolosamente.
I poliziotti, raccolte le descrizioni dell’uomo e dell’auto, hanno immediatamente avviato le ricerche, rintracciando, poco dopo, il mezzo parcheggiato in via Principessa Jolanda, con a bordo una persona, corrispondente alla testimonianza della vittima, che parlava con una persona anziana, che poggiato sull’auto gli stava consegnando qualcosa. Veniva fermato ed identificato, riferendo di trovarsi a parlare con un vecchio amico, mentre l’anziano, invece, raccontava di esser stato avvicinato dal giovane che lo aveva accusato di avergli rotto lo specchietto dell’auto in via Perra e gli aveva chiesto 450 euro come risarcimento, ma visto che aveva solo 10 euro, il giovane aveva accettato. Nella perquisizione dell’auto veniva trovato il manico di una mazzetta da muratore avvolto in un foglio di giornale, usato verosimilmente per riprodurre il rumore dell’urto tra le auto.
All’interno del mezzo c’era anche la carta di circolazione di un camper che l’uomo riferiva trovarsi in Sicilia, sostenendo di essere in Sardegna da pochi giorni e di dormire in auto, ma dopo gli accertamenti il mezzo veniva trovato in campagna a Selargius, parcheggiato insieme ad altri numerosi camper in uso a famiglie di nomadi di origine siciliana. Il giovane, G.L., pluripregiudicato 23enne originario di Catania, è risultato con numerosi precedenti di polizia per truffe e banconote false, alcune commesse recentemente in provincia di Cagliari, ed è stato arrestato per truffa aggravata. Il Questore ha emesso nei suoi confronti anche il provvedimento del foglio di via obbligatorio per la provincia di Cagliari per due anni. (red)
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