Acque agitate all’interno della Croce rossa sarda: nel Comitato provinciale di Oristano, ad inizio maggio, sono arrivate le dimissioni di Agnese Dessì, surrogata come consigliere nello scorso mese di novembre.
Nei vertici della Cri oristanese si assiste ad un fuggi fuggi generale: prima delle dimissioni di Dessì, a novembre, c’erano state quelle della rappresentante dei giovani, Elisa Tiana, e da consigliere di Gesuina Mulas, inizialmente sostituita da Grazia Di Bella (nonostante non fosse la prima dei non eletti, era stata comunque nominata dal presidente regionale Giovanna Sanna), che dopo un mese si era dimessa, lasciando il posto a Francesca Zoccheddu, che nelle elezioni del Comitato aveva avuto più voti: 37 contro 26.
Le nuove dimissioni sono state motivate, in una dettagliata lettera, con la mancanza di fiducia nei suoi confronti (“dubbi insinuati sulla lealtà dal Direttivo”), con la scarsa considerazione e con il mancato coinvolgimento (“nei ruoli e nelle mansioni che prevedevano un parere decisionale in ambito di sedute consigliari per tutto ciò che concerne attività, acquisti, delibere etc. del Comitato Cri di Oristano”), tanto, ha scritto Dessì, da non conoscere le decisioni del Comitato “nei tempi dovuti”, ma solamente “a fatto compiuto”. E tra le decisioni si potrebbe anche intendere l’approvazione del bilancio, di competenza del Direttivo del Comitato. Accuse esplicite alla dirigenza (rappresentata dal presidente Antonella Garau) della gestione troppo personalistica di un Comitato, come quello di Oristano, che gestisce circa 200.000 euro all’anno, derivanti prevalentemente da convenzioni con enti pubblici. Ad oltre venti giorni dalla denuncia della Consigliera dimissionaria, non si hanno notizie di interventi del vertice regionale, che dovrà almeno provvedere alla surroga di Dessì con l’ottavo classificato nella lista, Gianmario Piras .
La Croce rossa è stata ente dello Stato fino alla conclusione del processo di privatizzazione nel gennaio 2016, che ha visto nascere l’associazione Croce Rossa italiana, un soggetto privato, che però mantiene la stessa struttura gerarchica suddivisa in comitati su scala provinciale, regionale e nazionale, ognuno dei quali ha un suo statuto e decine di regolamenti che ne governano rigidamente l’attività e la vita sociale interna. (red)
(admaioramedia.it)