Nottetempo, mi sono alzata per guardare la cometa che proprio in queste ore può essere ammirata grazie alla sua coda luminosa e che gli astronomi di tutto il mondo chiamano Stella di Natale.
C’era freddo e buio sul terrazzo, quando ad un certo punto ho sentito uno scampanellio persistente provenire dal lato del giardino vicino alla macchia di mirto. Era Rudolph, una delle renne di Babbo Natale, che si era persa sul cielo della Sardegna del nord, durante il viaggio verso la Finlandia, forse abbagliata dalla potente illuminazione della strada a quattro corsie Sassari-Olbia. Rudolph è una renna particolare, ama il clima caldo e mal sopporta il freddo finlandese per lungo tempo, infatti vive per undici mesi in luoghi con clima temperato e raggiunge Babbo Natale a ridosso dell’Avvento, ma solo per onore di firma. Tra di noi c’è stata subito intesa e tra una scorpacciata di bacche di mirto e di fiori di camelia, abbiamo fatto amicizia a tal punto che ora non vuole più raggiungere le sue compagne nei cieli freddi del nord Europa. Si è installata in casa e vuole che scriva per lei una lettera a Babbo Natale.
Di certo, essa conosce meglio di chiunque altro la magnanimità di cotanto Babbo, per questo mi suggerisce di aggiungere alle sue rivendicazioni climatiche, tanto di moda di questi tempi, anche qualcosa di fortemente desiderato da noi Sardi, quindi anche da me. Inizierei col chiedere al vecchio dalla barba bianca di conoscere a quale cifra reale ammonta lo smantellamento della sanità sarda e a chi gioverà veramente la nuova riforma, se ai Sardi oppure invece a qualche fondazione extranazionale. La seconda richiesta è quella di conoscere il nome delle pillole dell’ottimismo, quelle che fanno vedere al presidente Pigliaru la luce in fondo al tunnel e in positivo i dati sulla disoccupazione giovanile. Magari sono mutuabili e potremmo prenderle anche per raccontarci quanto sia bella la continuità territoriale…
Mi piacerebbe anche conoscere nei dettagli, il profondo investimento regionale destinato alla valorizzazione dei siti d’interesse archeologico che cambierà le fortune turistiche della Sardegna, oltre alla ricetta segreta per potenziare l’aeroporto di Alghero, finalmente assurto al rango che compete ad una città e ad un territorio a vocazione vacanziera come pochi. Infine, vorrei sapere perché con queste credenziali di operosità e di lungimiranza politica ci si ostini a non voler riconfermare la Giunta regionale uscente alle prossime elezioni regionali. Mah, questo forse è il vero mistero del Natale.
Intanto Rudolph, sempre più convinta di voler svernare in questa meravigliosa isola più che alle Canarie, ormai conquistato dalla bontà delle copulette, si recherà nei prossimi giorni a chiedere la residenza definitiva al Comune di Ozieri, così da poter dare il suo contributo nella piana di Chilivani, quando decideranno di costruire la bretella d’ingresso alla città che in fase di realizzazione era stata dimenticata… Ecco il secondo mistero.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
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Anna Taccori
No! Meglio cambiare!