Stop della Regione alla proposta del ministero degli Interni sulla destinazione dell’ex carcere mandamentale di Iglesias a Centro di permanenza per i rimpatri degli immigrati (Cpr). Oggi, in concomitanza con la manifestazione di protesta organizzata da Forza Italia davanti all’ex penitenziario, il presidente delle Regione Francesco Pigliaru ha scritto una lettera al ministro degli Interni Marco Minniti in cui chiede un incontro all’esponente del Governo “per verificare la possibile localizzazione di un Cpr nell’isola e contemporaneamente affrontare le altre importanti questioni che, in considerazione del rilevante aumento del numero degli sbarchi, impone che siano prontamente trattate, al fine di fornire risposte rapide e adeguate per accogliere i migranti in condizione di legalità e sicurezza”. In particolare la Regione sarda “congela” il suo parere decisivo sull’eventuale ubicazione di un Cpr in Sardegna per attendere la Conferenza permanente Regione-Enti Locali che si riunirà il prossimo 16 maggio a Cagliari.
Nella missiva, Pigliaru esprime preoccupazione per gli arrivi diretti sulle coste sarde e mette dei paletti sottolineando in particolare modo che “l’apertura di un Centro di Permanenza per i rimpatri (Cpr) in Sardegna deve essere esclusivamente finalizzata a garantire ospitalità ai migranti che, in arrivo dall’Algeria, sbarcano direttamente nelle nostre coste. Ciò anche al fine di scoraggiarne l’arrivo che ormai si verifica quotidianamente con numeri crescenti”.
Nella missiva il presidente sqrdo ricorda al Governo i dati impressionanti sugli sbarchi diretti nelle coste sarde: “a fronte dei 159 migranti sbarcati direttamente nell’isola nel 2014 e dei 291 nel corso del 2015, sono stati 1106 quelli arrivati direttamente nelle nostre coste nel 2016 e l’anno in corso sembra confermare questo crescente trend. Ma l’apertura di un Cpr – osserva Pigliaru – non costituisce una misura sufficiente se non accompagnata da un’ulteriore attività di carattere più ampio che coinvolga le autorità algerine e che consenta di pervenire alla stipula di un accordo Italia-Algeria per la gestione concertata del fenomeno migratorio, mirato a contrastare l’immigrazione irregolare in linea con quello recentemente firmato con il governo tunisino”.
All’indomani della proposta del ministero, che prevedeva la creazione nell’ex casa mandamentale di Iglesias di una struttura da 100 posti, la Regione sarda si era comunque riservata di far pervenire al Ministero degli Interni la sua posizione, che prevede il coinvolgimento dell’Anci e delle amministrazioni locali, ed aveva sottolineato comunque che la decisione definitiva del Governo presuppone l’accordo con la Regione che ha comunque la possibilità di proporre alternative.
Nella lettera odierna viene ribadita la necessità di una giusta e doverosa solidarietà coniugata a un’effettiva sicurezza ai cittadini e si ricorda come la Sardegna si stia impegnando responsabilmente e con generosità nelle diverse fasi dell’accoglienza dei migranti . “La Giunta – sottolinea Pigliaru – si è già attivata per un confronto con il Consiglio delle Autonomie Locali e l’Anci per il necessario coordinamento in vista dell’identificazione della struttura più idonea a ospitare un Cpr”. Su questo punto, è stata ufficializzata la data della Conferenza permanente Regione-Enti Locali che si riunirà per esaminare le questioni dei flussi migratori non programmati e della possibile individuazione di un Cpr il prossimo 16 maggio, alle 11, nella sede dell’Assessorato degli Enti Locali”. (red)
(admaioramedia.it)