Prosegue il percorso, iniziato tempo fa dalla Giunta Pigliaru, nel filone dell’accoglienza degli immigrati: l’avviso “Cumentzu” non è altro che “uno dei tasselli di un mosaico integrato”, ben tracciato nel Piano regionale dei flussi migratori non programmati.
Alcuni interventi sono stati già realizzati, altri sono in fase di definizione. In prima fila, il famigerato progetto Diamante Impresa, attivato dall’Assessorato regionale del Lavoro con l’obiettivo di “accrescere l’occupazione degli immigrati” attraverso il “supporto alla creazione d’impresa per gli aspiranti imprenditori e allo start up delle iniziative imprenditoriali”. Un avviso da oltre 2 milioni di euro, finanziato con Fondi europei, per cercare di arginare la disoccupazione, non solo quella delle migliaia di immigrati che si trovano in Sardegna, ma, come sembra evidente, anche quella delle agenzia formative che con questi ulteriori finanziamenti hanno alimentato il proprio ‘business’ dell’accoglienza.
Sono stati finanziati otto progetti, curati dalle agenzie Isogea, Isfor Api, Uniform, Evolvere, Araform, Cospes, Equilibrium e Confartigianato Imprese Sud, che con 250mila euro ciascuna si stanno occupando della formazione imprenditoriale dei 230 immigrati prescelti, anche semplici richiedenti asilo, su oltre 600 selezionati. Il percorso prevede oltre il corso di formazione, la realizzazione di un business plan per la domanda di finanziamento al Microcredito (infatti, nell’accesso al credito agevolato sono stati compresi anche i “migranti” come “soggetti svantaggiati”) e ben due anni di assistenza legale e di marketing per le imprese finanziate. Insomma, se tutto andasse per il verso giusto, dal 2020 potremmo avere oltre 200 imprenditori creati grazie a “Diamante Impresa”, anche se la Regione pessimisticamente ha stimato che “saranno una quarantina i progetti di impresa che prenderanno concretamente avvio”. Insomma, circa 190 potenziali imprenditori si perderanno per strada.
L’avviso “Cumentzu”, invece, contempla“servizi integrati” per il rafforzamento delle competenze e l’inclusione attiva degli immigrati. La Regione punta ad “aumentare il tasso di occupazione della popolazione straniera, ad inserire gli immigrati nel mondo del lavoro, beneficiando del loro potenziale anche attraverso il riconoscimento delle loro qualifiche”. Uno stanziamento di 1 milione 666mila euro che, secondo la Giunta Pigliaru, serviranno a realizzare sette progetti con circa 100 stranieri maggiorenni, richiedenti o beneficiari di protezione internazionale e umanitaria: circa 238mila euro a progetto approvato. Nei progetti è prevista la presenza obbligatoria del mediatore culturale, un’indennità di frequenza per i partecipanti, un tirocinio con un tutor di accompagnamento per ogni immigrato.
Nonostante quello che disse l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, proprio in occasione della presentazione di “Diamante Impresa” (“i soldi che lo finanziano non sono in alcun modo sottratti a progetti per cittadini sardi”), si tratta sempre e comunque di una scelta ‘politica’ di programmazione della Giunta regionale, che avrebbe potuto spendere diversamente i fondi europei, decidendo una diversa ripartizione tra le azioni e gli interventi indicati dal Por Fse. Per esempio, nel caso di “Diamante Impresa” solo la Sardegna (2,5 milioni di euro) e la Valle d’Aosta (584mila euro) avevano utilizzato, nell’ambito dell’Obiettivo Occupazione, la misura 8.4: “Accrescere l’occupazione degli immigrati”. Oppure, nel caso di “Cumentzu”, nell’Obiettivo 9.2 (“Riduzione della povertà, dell‘inclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale”), le azioni programmate sono anche “progetti di inclusione sociale per giovani portatori di disagio sociale”; “inserimento sociale e lavorativo delle persone vittime di violenza e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere”; “incentivi alle imprese per assunzioni di disabili e adattamento degli ambienti di lavoro”, consentendo quindi una scelta di ripartizione dei fondi.
Oltre ai due avvisi già citati, il ‘mosaico’ della Giunta Pigliaru si completa con un bando (in fase di valutazione da parte della Commissione tecnica) per la “valorizzazione e rafforzamento delle competenze degli immigrati e per il riconoscimento dei titoli acquisiti nei paesi di origine”, con un finanziamento di 610mila euro; mentre prossimamente saranno operativi quello per la “qualificazione del personale e il rafforzamento della rete dell’immigrazione in Sardegna” e per il “piano di intervento per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi”. Inoltre, dulcis in fundo, i documenti dell’Assessorato del Lavoro annunciano, per il 2019, un Avviso per la concessione di un bonus occupazionale alle imprese che assumeranno gli immigrati destinatari di “Cumentzu”.
Fabio Meloni
(admaioramedia.it)
3 Comments
Marius Ioan Vasilescu
Mentre il bonus occupazionale per l’assunzione degli indigeni !?
Sarac Monic
Mentre 5 milioni di indigeni nostrani vivono sotto la soglia di povertà.. no bonus!!?
Sardposono
Se i nostri disoccupati vorranno lavorare, dovranno accettare le paghe per i neri