Dopo la legge del Consiglio regionale che aveva deciso di concedere contributi per 2 milioni e 400mila euro alle emittenti televisive locali, sono stati stabiliti i criteri e le modalità di assegnazione: “I contributi sono finalizzati alla tutela, alla diffusione e alla valorizzazione della cultura, della lingua e delle tradizioni della Sardegna. In un momento di forte crisi del comparto inoltre si è reso necessario intervenire a tutela delle professionalità che operano nel settore della comunicazione”, ha precisato l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino.
Saranno definite due graduatorie: la prima per le emittenti che hanno una copertura di segnale non inferiore al 60% del territorio; l’altra per chi è sotto questa percentuale. Le testate, oltre all’iscrizione Registro degli operatori di comunicazione (Roc), dovranno essere società costituite da almeno 36 mesi e se hanno mantenuto il livello occupazionale negli ultimi tre anni, cioè non hanno licenziato, avranno una premialità. Inoltre, le tv dovranno avere una redazione dotata di giornalisti, personale tecnico ed amministrativo con contratto a tempo indeterminato, un direttore responsabile di testata ed aver trasmesso quotidianamente nei due anni precedenti programmi informativi auto prodotti e di rilevanza locale. Il finanziamento, però, fa riferimento a progetti realizzati solo successivamente alla pubblicazione del bando. (red)
(admaioramedia.it)
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