Sono stati sorpresi da una pattuglia dal Corpo forestale all’interno del Parco nazionale dell’Asinara, mentre pescavano abusivamente ed hanno minacciato gli agenti.
Due uomini, padre e figlio di 62 e 39 anni residenti a Porto Torres e a Sorso, erano su un’imbarcazione a motore nello specchio acqueo dell’Area marina protetta di Cala Tappo/Porto Mannu della Reale e sono stati identificati per avviare la denuncia per pesca subacquea abusiva ed introduzione di un mezzo all’interno dell’area protetta e per procedere al sequestro dell’attrezzatura utilizzata. I trasgressori, già noti per analoghi precedenti, però si sono rifiutati di fornire i documenti personali e del natante, minacciando addirittura gli uomini della pattuglia forestale.
Le sanzioni per le violazioni contestate ammontano, nel complesso, a 8mila euro, oltre alla contestazione per minaccia a pubblico ufficiale ed intralcio alle attività di accertamento. Inoltre, all’uomo alla guida della barca è stata contestata anche la navigazione in area marina protetta, che prevede una sanzione pari a circa 330 euro.
L’operazione, eseguita in stretta collaborazione con l’Ente Parco, è l’ultima delle quaranta del 2018 (tra illeciti amministrativi e illeciti penali). L’attività svolta si inquadra nelle funzione di presidio e controllo del territorio che il Corpo forestale effettua negli oltre 5mila ettari (con 100 chilometri di coste) di territorio protetto dell’Asinara e della nicchia di ripopolamento ittico. I cittadini sono invitati a segnalare al numero di emergenza 1515 ogni eventuale illecito. (red)
(admaioramedia.it)