Sono 76 i panificatori e le rivendite che potranno utilizzare il contrassegno per il pane fresco messo a disposizione dall’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.
“Si completa – ha spiegato l’assessore Barbara Argiolas – l’iter partito con la definizione e l’approvazione del marchio (previsto dalla legge regionale del 2016), la sua registrazione e ora la possibilità di utilizzarlo e esporlo. L’obiettivo del contrassegno Pane Fresco è duplice: tutelare i panifici, le loro produzioni di pane e prodotti da forno e le piccole attività artigianali e commerciali ma anche garantire al consumatore la certezza di un prodotto fresco, sano e di qualità”.
E’ un primo elenco di quanti hanno aderito e nelle prossime settimane verrà riaperta la procedura e i panificatori interessati potranno inoltrare la loro richiesta del contrassegno attraverso lo sportello Suape (Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia). Il marchio Pane Fresco è soprattutto “un segnale concreto nei confronti di un comparto minacciato dalla diffusione dell’offerta di pane congelato o precotto. La Regione ha normato e disciplinato in maniera organica l’attività di produzione e di vendita del pane per modernizzare e valorizzare l’intera filiera della Sardegna e le sue tipologie tipiche conosciute anche al di fuori dell’isola e, nello scorso mese di gennaio, all’approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo contrassegno e dell’identità visiva coordinata scaturite da un concorso di idee”.
“La Regione – ha aggiunto l’Assessore – intende continuare l’opera di tutela, rilancio e valorizzazione di una delle nostre produzioni agroalimentari più autentiche e legata al nostro vivere quotidiano: il pane non è solo un alimento base del nostro mangiare, un pilastro dell’identità culturale delle comunità sarde ma anche un fattore di sviluppo sociale ed economico soprattutto nelle nostre zone interne, dove i panifici e le piccole attività artigianali e commerciali ricoprono il ruolo di presidi del territorio. Inoltre, per incentivare l’acquisto e il consume del pane fresco e diffondere una migliore educazione alimentare, in queste prossime settimane ripartirà la campagna di comunicazione mirata alle famiglie, ai giovani e ai giovanissimi”. (red)
(admaioramedia.it)