Alcuni provvedimenti comunali del Comune di Alghero parrebbero essere in contraddizione tra loro, non tutelando spiagge e dune della propria costa. La denuncia arriva dall’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico, che ha inoltrato un’istanza di accesso civico sulla realizzazione di strutture temporanee di servizio alla balneazione e sottoservizi connessi nella caletta del Porticciolo nella costa della città catalana.
Nella concessione demaniale marittima rilasciata dal Comune di Alghero (n. 1250 dell’11 maggio 2018), in relazione ad un’area di 614 metri quadri, è disposto esplicitamente che “la superficie in concessione non dovrà comprendere – in nessun modo – le superfici eventualmente occupate da dune e compendi dunali, compresa la fascia di rispetto distante, di norma, 5 metri dal piede del settore dunale”. Però, sempre da parte del Comune, con provvedimento unico Suap (n. 41448 del 29 maggio 2018) è stata rilasciata l’autorizzazione “alla realizzazione di installazione di manufatti ad uso servizi da spiaggia a supporto dell’attività di campeggio denominato ‘Torre del Porticciolo’ su area demaniale marittima anch’essa richiesta in concessione, compresa la realizzazione di impianti interrati nell’immobile sito a Porticciolo”, con parere contrario dell’Arpas (17 aprile 2018), che ha evidenziato come “l’area interessata dallo scavo… attraversa il complesso dunale e un tratto di vegetazione”.
Inoltre, l’ordinanza balneare regionale sarda 2018 dispone il divieto di “sosta e/o occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione” e per dune si intendono “accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”. La spiaggia del Porticciolo, oltre a far parte del demanio marittimo, è tutelata anche con uno specifico vincolo paesaggistico e rientra nel sito di importanza comunitaria “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio” e nel Parco naturale regionale “Porto Conte”.
“Non è la prima volta che sono stati richiesti accertamenti in ordine al rispetto delle dune e degli ambienti dunali, tutelati dal quadro normativo di salvaguardia costiera – si legge in una nota del Grig – Servono maggiori controlli e provvedimenti per salvaguardare spiagge e dune diventino positiva consuetudine lungo tutti i litorali, ad Alghero e in ogni località costiera”. (red)
(admaioramedia.it)