Per cinque giorni, Alghero sarà la sede mondiale degli studi sugli incendi boschivi. Da oggi al 29 maggio, i maggiori esperti della comunità scientifica internazionale si confronteranno coi protagonisti della pianificazione e della lotta agli incendi, in occasione della 2^ edizione della International conference on fire behaviour and risk, organizzata dall’Università di Sassari, dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Sassari e dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici ed inserita all’interno del progetto Extreme, finanziato dalla Regione. Tra i principali relatori, tre dei più noti ed autorevoli ricercatori del settore: Mark Finney e Dave Calkin dello Usda forest service e Emilio Chuvieco dell’Università di Alcalà in Spagna. Con due eventi collaterali: lunedì 25, sul progetto di ricerca Wuiwatch, finanziato dalla Comunità europea, per condividere, su scala europea, approcci, metodi, protocolli, legislazione e strumenti di studio e gestione degli incendi nelle aree di interfaccia urbano-rurale; mercoledì 27, una tavola rotonda incentrata sulla comunicazione del rischio ambientale.
“Si tratta di tre eventi internazionali ai massimi livelli – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano – Occasione di confronto importantissima per supportare azioni nell’interesse della società e dell’ambiente. La Sardegna dimostra di essere ancora una volta fra le regioni maggiormente attive a livello europeo nell’impegno scientifico e operativo contro il fenomeno degli incendi”
Tra i temi che saranno trattati durante la Conferenza, regime e comportamento degli incendi, approcci e strategie innovative per gestire il problema di fronte alle nuove sfide poste dall’evoluzione del clima, modellizzazione, previsione e gestione del rischio di incendi boschivi, incendi nelle zone di interfaccia urbano-rurali e aspetti socio-economici e culturali, relazioni tra clima, condizioni meteorologiche e incendi. Saranno anche presentati i nuovi e più recenti avanzamenti nell’ambito delle tecnologie di telerilevamento applicate agli incendi, dei sistemi di monitoraggio e della modellistica per lo studio delle caratteristiche del combustibile vegetale. L’ultima sessione sarà dedicata ai progetti di ricerca, appena conclusi o avviati recentemente, che hanno il fuoco e gli incendi come pietra angolare. Infine, field trip volto ad approfondire la conoscenza del patrimonio vegetale e culturale della Sardegna con tappa nelle zone del Goceano e del Logudoro. (red)
(admaioramedia.it)