"Spiace per l’onorevole Meloni, ma noi aspettiamo che sia il Ministro a rispondere con chiarezza e a sgombrare il campo dall’ipotesi che la Sardegna venga scelta come sede del deposito delle scorie nucleari”. Così Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia, ha replicato alle dichiarazioni dell'esponente del Pd, Marco Meloni, che arrivano ad appena una settimana dalla scelta del sito che spetta al Governo nazionale.
Il deputato del Pd aveva detto che la valutazione del sito idoneo ad ospitare il deposito "non ha alcuna connessione con la scelta dell'area dove realizzarlo”, perché questa avviene "non solo con solo con la partecipazione ma su richiesta dei territori interessati". Insomma, ha sostenuto Meloni, "allarmi privi di qualsiasi fondamento".
“Le parole del deputato eletto nella circoscrizione Liguria – ha aggiunto Cappellacci – ricordano quelle dell’amministratore delegato della Sogin in una recente intervista rilasciata a Panorama in cui discuteva amabilmente di debat publique e altre amenità per blandire l’opinione pubblica, ma una materia così delicata non può essere affidata a presunte benevole concessioni, perché i Sardi si sono già pronunciati in maniera inequivocabile. L’ultima volta che qualcuno diede rassicurazioni, il giorno dopo arrivarono le navi cariche della 'munnezza' campana e i camion carichi di rifiuti passarono tra una manganellata e l’altra ai cittadini sardi che si opponevano. L’intervento di Meloni sembra più orientato a difendere il Governo dai Sardi che i Sardi dal Governo, ma speriamo comunque che non faccia mancare il suo contributo e il suo sostegno all’Isola, preferendo le ragioni della comunità a quella di chi gli ha garantito un collegio sicuro.”
Le parole del deputato del Pd non hanno convinto neanche il capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni: “Nel maldestro tentativo di rassicurare i Sardi sulla staticità sismica della loro Isola (cosa peraltro non vera), Meloni è riuscito nell’intento di confermare che le nostre preoccupazioni sono fondate: dire che è ‘ampiamente possibile’ che la Sardegna rientri tra i siti idonei ad ospitare il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari e che il deposito verrà realizzato su richiesta del territorio interessato equivale a dire che, al 99%, lo Stato cercherà di rifilare a noi il bidone radioattivo”.
"Sarebbe interessante conoscere dall’onorevole Meloni quanti territori hanno finora manifestato interesse ad ospitare il deposito – ha aggiunto Dedoni – Appare probabile che, in mancanza di candidature su base volontaria, il Governo faccia valere il principio dell’interesse nazionale e rifili le scorie, con le buone o con le cattive, all’unica regione ritenuta idonea. Che, neanche a dirlo, sarà la Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)