“Siamo due movimenti che rappresentano il vero rinnovamento”, ha detto senza un briciolo di ironia Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia, nonché nuovo segretario nazionale di Scelta civica, accogliendo nelle sue martoriate fila Paola Pinna, ex grillina espulsa col consueto processo on line il 27 novembre 2014.
“Non è una mera operazione di algebra parlamentare, ma di politica sostanziale. Per questo uno si toglie il loden e vuole essere più vivace nella sua proposizione politica”, ha aggiunto il Sottosegretario. Anche se scegliere la ‘spenta’ grillina di Quartucciu non sembrerebbe la ricetta migliore: in 2 anni, 16 interrogazioni, 2 mozioni ed 1 disegno di legge.
L’ex partito di Mario Monti (oggi transfuga nel Gruppo Misto del Senato) é dato per spacciata nei sondaggi, ma neanche in Parlamento pare godere di buona salute, sopratutto dopo la diaspora di alcuni esponenti (sopratutto senatori) verso il Pd. Ciò nonostante, per la Pinna “Scelta civica è il gruppo più a mia misura, c’è spazio per portare avanti alcune tematiche, anche a livello regionale, è come una start-up“, ha spiegato presentandosi al fianco di Zanetti in sala stampa a Montecitorio. In effetti, sopratutto in Sardegna c’è spazio, visto che Scelta civica é proprio inesistente, proprio come il Nuovo Centrodestra. Peraltro, l’altro Sardo che siede nei loro banchi alla Camera, Pierpaolo Vargiu, appartiene da sempre ai Riformatori sardi e non si presenta mai come Sc, neanche nei suoi comunicati.
Insomma, la Pinna, forte dei suoi 101 voti raccolti sulla rete alle parlamentarie indette da Beppe Grillo, sarà la leader sarda incontrastata di Scelta civica, pronta a sedersi ai tavoli delle prossime trattative per le elezioni amministrative nel fronte del centrosinistra, essendo diventata una fervente sostenitrice del Governo Renzi. Questo é il frutto di quattro lunghi mesi, trascorsi nel Gruppo Misto, che devono aver provocato infinite crisi di solitudine, stemperate dalla vicinanza, non solo morale, ma proprio logistica, dei deputati di Sc, che sono riusciti a sottrarla al Pd che la corteggiava qualche fila più in là.
Non è mancata la suspance. Lunedì 23, Pinna, nel suo profilo facebook, cercava di attenuare alcune indiscrezioni giornalistiche: “Niente di ancora ufficiale ma l’ipotesi di cui si sta parlando è reale”. Ma appena 48 ore dopo, l’annuncio trionfale, noncurante delle centinaia di insulti collezionati in poche ore: “Oggi ho ufficializzato il mio passaggio al gruppo parlamentare di Scelta civica”. Con annesso miniprogramma da neodeputato governativo: “Aumento dei fondi per la continuità territoriale marittima, impegno per la bonifica dei fondali a LaMaddalena, tutela della lingua sarda e proposta di legge per migliorare e rendere più trasparente la valutazione delle opere pubbliche”. Poco importa se, tra le tante differenze, il programma oltranzeuropeista mal si concilia coi proclami euroscettici pentastellati.
“Meglio fare che disfare”, ha scelto come motto (e come hastag) di questa nuova avventura. Impossibile smentirla, fare gruppo in maggioranza é meglio che disfare le valigie da parlamentare e tornare alla monotona vita di Quartucciu, da dove, alla sua prima intervista da onorevole, parlando degli esordienti grillini aveva incautamente previsto:“Qualcuno potrebbe lasciarsi comprare, ma sono convinta che sarà una minoranza”.
Arsenico
(admaioramedia.it)