Repetita iuvant: a distanza di dieci anni sarà nuovamente il consigliere Lino Bistrussu (Raffaele soltanto all’anagrafe e per chi lo conosce da poco) a ricoprire il ruolo dell’Alter Nos per la 362^ edizione della Festa di Sant’Efisio, lo ha nominato il sindaco Massimo Zedda durante l’appuntamento settimanale con il Consiglio comunale.
Un’occasione che non capita a tutti quella di poter rappresentare la Municipalità, e che Bistrussu ripete con grande entusiasmo dopo la sua prima volta nel 2008, durante la giunta Floris: “È una gioia indescrivibile. La prima volta è stata la terza gioia più importante della mia vita, dopo l’arrivo dei miei due figli, ed ora, dopo l’arrivo di ben due nipoti, posso dire che questa nomina rappresenta la sesta.”
Emozionato, anche se ben al corrente di tutte le altre emozioni che dovrà vivere prima, durante e dopo il 1° maggio, il neo nominato Alter Nos ha già preso i contatti con l’Arciconfraternita di Sant’Efisio per calarsi totalmente nell’importante ruolo che gli è stato affidato. D’altronde, l’Alter Nos è la figura che, da sempre, incarna il connubio tra religiosità e municipalità: ai tempi della monarchia (spagnola prima, sabauda poi) era il vicerè, ‘l’Altro Noi’, che, in rappresentanza del re, sfilava per la festa di Sant’Efisio. Nei giorni dei festeggiamenti il Consigliere dovrà infatti accompagnare il santo a cavallo, con la fascia tricolore in qualità di delegato del sindaco, e farsi garante del perpetuarsi dello scioglimento del voto fatto dalla Municipalità nel lontano 1652, durante un’epidemia di peste. Elegantissimo ed impeccabile nel suo frac nero, con cilindro, dovrà indossare al petto il Toson d’Oro, un medaglione in oro massiccio sul quale spiccano le effigi delle torri e della croce sabauda, donato nel 1679 da Carlo II re di Sardegna e d’Aragona al Capoluogo sardo.
“Spero di rappresentare al meglio il Sindaco, che ringrazio per la nomina, e tutta la città di Cagliari – confida Bistrussu – sia sotto il profilo religioso che civile. Soprattutto, invoco Sant’Efisio affinché ci protegga tutti”.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)