Su queste pagine, ieri, Antonino Dessì ha espresso la sua opinione riguardante le prossime elezioni regionali sul versante del centrodestra. Trovo abbia ragione quando afferma che alla campagna elettorale a favore del centrodestra sta provvedendo la maggioranza che attualmente guida la Regione, tanto scriteriata risulta essere l’azione di governo di Pigliaru & co.
Dissento però su un punto: Dessì sostiene che occorra trovare un candidato sul quale costruire una coalizione, credo invece che debba essere il contrario. L’errore fatto dal centrodestra più volte è stato quello di personalizzare la sfida politica, relegando in secondo piano il tema del programma elettorale che è la vera e propria espressione di una proposta seria di governo del territorio.
I nomi in ballo ci sono già tutti e i ballerini stanno già muovendo i loro passi in maniera diversa, da dietro le quinte. Quello che manca allo schieramento moderato è una più ampia partecipazione del popolo dal quale è composto, ma alcuni passi si stanno muovendo anche in questa direzione. Qualche mese fa ad Oristano è stato intavolato un microfono aperto con i rappresentanti dei vari territori e partiti, l’11 marzo scorso, Forza Italia Sardegna ha discusso con gli esperti e gli esponenti politici (di vecchia e nuova generazione) del Programma per pensare al futuro ed, in ultimo, il prossimo 2 ottobre (all’Holiday Hinn a Cagliari) si terrà il dibattito pubblico che tratterà del tema della riforma sanitaria.
Momenti importanti, a mio avviso, per cominciare a riflettere sui punti chiave del prossimo programma elettorale che potrebbe anche scremare le lotte intestine per la candidatura alla poltrona di Presidente della Regione. Territorio, economia e sanità rappresenteranno i punti cardine che animeranno la prossima campagna elettorale e questi mesi saranno assolutamente decisivi per la costruzione di quei progetti seri e credibili dei quali il centrodestra si farà portatore. Il nome del candidato sarà solo l’ultimo miglio da percorrere per la volata che porterà, forse con un lieve anticipo, alla scadenza di questa infausta legislatura.
Stefano Musu
(admaioramedia.it)