E’ stato inaugurato oggi, nel Palazzo dei congressi di Firenze, il Salone internazionale dell’archeologia ed il padiglione della Sardegna ha già destato grande curiosità, soprattutto per un elemento scenografico di grande impatto che non ha mancato di attrarre i numerosi visitatori: le quattro statue di grandi dimensioni realizzate dallo scultore oristanese Carmine Piras. Due arcieri, un pugilatore ed un guerriero con scudo e spada, con la postura e lo stile che rimandano alle sculture del complesso di Monte e‘ Prama. Sono sculture di due metri, realizzate con materiale sintetico leggero, ‘vestite’ con l’abbigliamento tradizionale dei soldati sardi di antichissima memoria “perché l’ispirazione – ha spiegato Piras – è proprio quella dei bronzetti di epoca nuragica”.
Lo stand “Sardegna nuragica” propone una sintesi dei più importanti siti presenti nell’Isola con particolare riferimento alle fonti sacre. Il filo conduttore è rappresentato dal culto dell’acqua, che domenica 21 sarà trattato dall’archeologa Maria Ausilia Fadda. Sempre domenica, sarà presentata la mostra “L’isola delle torri”, con l’intervento del soprintendente regionale per la Lombardia Marco Minoja. L’esposizione, reduce dal successo riscosso nelle precedenti tappe di Cagliari, Roma e Milano, il 15 aprile sarà a Zurigo, dove resterà aperta e visitabile per tutta l’estate. Inoltre, Unioncamere, che raggruppa la quattro camere di commercio della Sardegna, presenterà il progetto Arkeosardinia, una grande carta della Sardegna con la sintesi dell’intero patrimonio archeologico. (red)
(admaioramedia.it)