Nel 1998, la Regione emanò la legge 9, riconoscendo la possibilità agli albergatori di ottenere contributi per cofinanziare opere di ristrutturazione e ampliamento delle strutture al fine di riqualificare l'offerta turistica. Completato l’iter di approvazione, la Regione pubblicò il primo bando e nel 2002 ventotto imprenditori ottennero i finanziamenti. Due anni dopo, però, Bruxelles avviò un procedimento di indagine formale per aiuti di Stato.
Eppure la Regione avrebbe dovuto verificare la compatibilità del provvedimento con le regole comunitarie, ma qualcosa nel percorso Cagliari-Bruxelles non funzionò ed oggi quegli imprenditori, dopo aver esperito qualsiasi tentativo giuridico-amministrativo, sono stati condannati dal Tribunale civile di Cagliari a restituire i contributi ottenuti tredici anni fa, con l’aggiunta degli interessi a partire dal 2002: per un totale di 35 milioni di euro. Una cifra eccezionale che mette in pericolo l’esistenza stessa delle aziende e dei posti di lavoro. La contestazione della Commissione europea riguarda coloro che avevano iniziato i lavori prima di presentare la domanda di contributo, ma le imprese lo hanno scoperto solo dopo aver ricevuto il finanziamento e dalle stanze della Regione non arrivò nessuna eccezione. La maggior parte delle strutture sono nella provincia di Sassari (Alghero, Sorso, Valledoria e Sassari) ed in Gallura (Arzachena, Santa Teresa e San Teodoro), ma anche Quartu Sant’Elena, Villasimius, Arbus ed altre località turistiche.
Proprio ieri, gli albergatori hanno ricevuto una lettera dall'Assessorato del Bilancio che intima il pagamento dell'intero importo, entro 5 giorni, pena il riavvio della procedura di riscossione: «La Regione ha provocato il danno e ora deve trovare una soluzione per risolverlo, altrimenti non ci resta che chiudere», ha detto Domenico Caruso, titolare dell'hotel San Marco di Alghero, facendo appello alle Istituzioni per salvare decine di attività ricettive che rischiano di finire all`asta, a causa dell’errore nel bando comunitario. Con l'ultima sentenza è stata rifiutata la richiesta di risarcimento danni nei confronti della Regione, perciò alle imprese alberghiere non resta più alcuna arma per evitare le cartelle milionarie di Equitalia, già arrivate, ed il sollecito regionale.
«Per molti, dopo 30 anni di sacrifici e investimenti, sarà la fine e centinaia di lavoratori si troveranno da un giorno all'altro ad allungare le già fin troppo affollate file di disoccupati sardi – ha aggiunto Caruso – In più occasioni la Regione ha ammesso la propria responsabilità nell'averci tratto in errore. lo mi sento truffato e ingannato dallo Stato italiano. Il mio errore è stato solo quello di essermi fidato delle nostre istituzioni. La legge 9 doveva aiutarci ma è stata la nostra rovina. Facciamo appello al Governo nazionale, al Consiglio regionale e in particolare ai rappresentanti politici e istituzionali del territorio, affinché si apra immediatamente un tavolo di confronto, per trovare una via d'uscita a questo dramma provocato dalla stesse istituzioni in cui noi avevamo riposto la nostra fiducia». (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Cristina Cortis
Cristina Cortis liked this on Facebook.
Sara Mascia
Sara Mascia liked this on Facebook.
Chris Chris
Chris Chris liked this on Facebook.
Erica Ghiani
Erica Ghiani liked this on Facebook.