Si trovano sull’orlo del licenziamento ben 95 lavoratori dell’Arst, secondo l’azienda per una costante e progressiva riduzione delle risorse disponibili: “Un provvedimento di un’azienda pubblica di cui non si ricordano precedenti”, ha commentato Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, che ha presentato un’interrogazione consiliare.
“Tra le cause del grave disavanzo sono stati indicati gli oneri derivanti dal rinnovo del Ccnl Autoferrotranviari, firmato quasi tre anni fa, che ha indotto l’Arst a ridurre in maniera consistente i costi, facendo ricorso, tra l’altro, a contratti di lavoro part time – ha aggiunto Cossa – L’azienda ha ritenuto che non sia possibile il ricorso ad altre forme di ammortizzatori sociali diversi dalla Naspi, prevedendo il riconoscimento di appositi incentivi all’esodo, che tuttavia in molti casi si rivelano insufficienti a garantire adeguati livelli di reddito”.
L’esponente dei Riformatori si rivolge al Presidente della Giunta ed agli Assessori dei Trasporti e del Lavoro affinché “monitorino con attenzione le procedure di licenziamento in corso, per evitare che quasi 100 famiglie si ritrovino nel giro di poche settimane senza alcuna garanzia economica, considerati anche i tempi necessari per l’attivazione delle misure di sostegno al reddito”. (red)
(admaioramedia.it)