Nato per l’esame universitario di reti radiomobili, ad opera di un gruppo di tre studenti della Facolta’ di Ingegneria, Marco Uras, Maura Pintor ed Enrico Ferrara, guidati da Matteo Anedda, ricercatore nel Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica, ‘Smart car box’ è un nuovo tipo di geolocalizzatore che, attraverso un sensore collegato ad internet, rileva i movimenti di qualsiasi oggetto (ad esempio una automobile) e attraverso Telegram o l’applicazione web dedicata, notifica automaticamente gli spostamenti attraverso lo smartphone.
‘Smart car box’ utilizza le reti cellulari e elimina tutti i limiti di distanza: ovunque tu sia, per esempio, puoi controllare la tua macchina. Gli inventori sono ottimisti sulla sorte della loro idea, che, se proposta su larga scala, non solo aiuterebbe a contrastare il fenomeno dei furti, ma permetterebbe anche numerosi progressi nell’ambito civile e sociale.
Secondo Marco Uras, il prototipo può essere esteso aggiungendo dei sensori appositi che permetterebbero il monitoraggio della qualità dell’aria o dell’inquinamento acustico. I primi test in questa direzione sono già stati condotti a Cagliari e provincia e proseguiranno nei prossimi mesi.
Non solo, con le dovute attenzioni riguardanti il tema della privacy, sarebbero possibili dei progressi anche nell’ambito della mobilità urbana: “Magari un giorno – aggiunge Ferrara – sarà possibile controllare dal proprio smartphone gli spostamenti degli autobus cittadini e regionali, migliorando notevolmente il servizio pubblico”.
Silvia Pasquini
(admaioramedia.it)