Scrivo questa lettera – magari un po’ confusa, ma spero di rendere chiaro il concetto – per esprimere il mio dissenso su una questione che mi tocca molto da vicino. Per motivi comprensibili non posso firmare, ma questo non vuol dire che il suo contenuto non sia vero, basterà molto poco per verificare quanto scrivo.
In questo periodo, si sta parlando tantissimo di riforma sanitaria, riassetto del sistema ospedaliero e del tanto scalpore che ha suscitato l’avvio del nuovo servizio di elisoccorso. Sono un operatore sanitario che lavora sul campo, non sono né infermiere né medico, sono uno di quei circa 500 uomini e donne (forse anche di più), che giornalmente salgono su un’ambulanza e svolgono tutti quei interventi secondari, ma tante tante volte anche primari (in emergenza, si intende), per conto delle centrali operative del 118. Faccio parte di una cooperativa sociale ed assieme a tante altre cooperative copriamo circa il 70% di tutto il sistema ’emergenza-urgenza 118′ della Sardegna. Il nostro, quindi, è un compito molto molto importante e di grande responsabilità. La cooperativa di cui faccio parte da tantissimi anni lavora per conto del 118 in regime di H24 in tutta la regione, grazie ad una convenzione che viene firmata e controfirmata da entrambe le parti, uguale per tutti in Sardegna, che ci permette di svolgere il servizio all’interno di un sistema organizzato e coordinato dalle nostre centrali operative per un’importo di circa 15mila euro mensili.
Quindi lavorando in regime di H24, 7 giorni su 7 e 365 giorni all’anno, noi cooperative dobbiamo essere organizzati con tutto il personale necessario. E’ facile capire come per svolgere questo servizio la cifra convenzionata sia alquanto ridicola. Una postazione come la nostra dovrebbe avere 18 dipendenti per rispettare le regolari turnazioni, i riposi, le ferie ecc., invece ci troviamo a coprire il servizio che poco fa vi ho spiegato con 6/7 dipendenti, lavorare circa 350/400 ore a testa stando in servizio senza smontare anche per tre giorni di fila e poi portare a casa a fine mese 1.000 euro scarsi.
La Regione, il 118, l’Ats, l’Areus, il caro Manager, il caro Assessore e tutte quelle persone che dovrebbero garantire la nostra dignità di lavoratori (in fondo lavoriamo anche per la loro sicurezza), invece di fare finta di nulla (ora tutti diranno che nessuno ne sapeva nulla) perché non mettono mano alla nostra situazione? Oppure, signor Assessore, il suo lavoro vale molto di più del mio? Oppure il suo lavoro, signor Manager, è molto più dignitoso del mio? Caro signor Presidente della Regione, non sarebbe stato più corretto stanziare solo 89 milioni di euro per questo fantastico elisoccorso ed almeno un solo milione di euro per destinarlo alle nostre convenzioni. Magari, invece di lavorare 400 ore al mese, ne potrei lavorare solo 300 e dedicarmi un po’ più alla mia famiglia, perché anche quella ha bisogno di me.
Un Operatore Sanitario
(admaioramedia.it)