Sussidi regionali: costretta ad interrompere le terapie per il mio bambino autistico (Simona)

Caro Direttore, mi voglio rivolgere al presidente Pigliaru e soprattutto all’assessore regionale della Sanità Arru, perché alcune leggi di sostegno (come le 20, 27 e 162), che riguardano anche alcune patologie mentali, non vengono erogate in maniera corretta.

Sono la mamma di un bambino di 7 anni con patologia diagnosticata di autismo da circa 3 anni e dal 2015 mio figlio percepisce un sussidio economico in base alla legge 20, che però non viene erogata in maniera costante: per esempio, nel 2015 ci è stata concesso fino ad ottobre, mentre i restanti mesi di novembre e dicembre sono stati rimborsati nel 2017. Problemi anche nel 2016, i primi contributi, con gli arretrati, sono stati pagati a fine luglio, e nel 2017, quando furono pagati gli arretrati fino ad ottobre, poi per novembre e dicembre ci è stato concesso solo il 20% dell’importo totale. Il 2018 sembrava iniziato meglio, con le prime tre mensilità regolari, poi nuovamente si è bloccato tutto.

Questo sistema nuoce gravemente sulla patologia di mio figlio, tanto che oggi ho dovuto a malincuore sospendere le terapie. Senza sapere quando e se queste leggi saranno finanziate adeguatamente (si parla in continuazione di tagli) e con continuità dalla Regione, io, come genitore del piccolo Marco, non posso fidarmi nel continuare le terapie, se poi non avrò i soldi per pagarle.

La Regione, a noi genitori con figli bisognosi di continua assistenza medica e farmacologica, non dà sicurezza, creando situazioni disperate. Perciò, chiedo al Presidente ed all’Assessore di impegnarsi a risolvere questo problema, ma sopratutto di mettersi nei nostri panni, come se fossero loro ad avere un figlio con questo tipo di patologie. Non chiedo altro se non il rispetto verso i più deboli e che i loro diritti non vengano calpestati.

Simona – Sassari

(admaioramedia.it)

Ricevi le notizie di Ad Maiora Media su Whatsapp