Vanno dagli Anni Trenta ai primi Anni Duemila e raccontano in pochi minuti le Tonnare del Mediterraneo. Sono i docufilm che verranno presentati al Museo della Tonnara di Stintino, da venerdì 22 a domenica 24 settembre. Una rassegna di tre giorni, “Calar Tonnara”, curata dall’antropologa Ambra Zambernardi ed inserita all’interno delle Giornate europee del patrimonio del Mibact.
Un viaggio, tra Italia e Spagna, che tocca diverse coste e rende conto di tradizioni differenti, attraverso una filmografia della tonnara che vuole porre l’accento sull’importanza del patrimonio audiovisivo, sul suo recupero e la sua divulgazione, in linea con gli obiettivi del Mut, museo multimediale che alle immagini affida un ruolo fondamentale.
In apertura di rassegna, venerdì 22 settembre, alle 18, Zambernardi, che cura una ricerca sulle tonnare del Mediterraneo all’Università di Torino ed all’Università di Siviglia, introdurrà l’argomento con la conferenza dal titolo “Calar tonnara. Etnografia di una maricultura mediterranea”. Dopo la conferenza e sabato 23, alle 18, verranno proiettati i docufilm. Domenica 24, alle 18, la presentazione del racconto di Emilio Salgari “La pesca dei tonni”. «Teniamo particolarmente alla presentazione di questo prezioso racconto di inizi ‘900 – ha detto la curatrice del Mut, Esmeralda Ughi –perché sono anni in cui la “Tonnara Saline con il suo stabilimento era nel pieno dell’attività. Il 1904, anno della pubblicazione del racconto, in particolare, è stato caratterizzato da una stagione di pesca molto proficua, con 2049 tonni mattanzati».
Alla presentazione del libro faranno seguito le ultime proiezioni dei docufilm. Con “Calar Tonnara” si chiude la stagione estiva del Mut, la seconda per il museo stintinese, che ha compiuto a giugno un anno di vita. La programmazione andrà avanti anche nei mesi di ottobre, novembre e dicembre con incontri di carattere scientifico e appuntamenti culturali. (red)
(admaioramedia.it)