In 120 giorni la torre di Capo Falcone, costruzione cinquecentesca sul golfo dell’Asinara, sarà recuperata con uno stanziamento di circa 79mila euro.
Dopo l’aggiudicazione della gara, all’impresa Serf costruzioni, per le opere di restauro conservativo, consolidamento statico e messa in sicurezza, mercoledì scorso è iniziata la pulizia e l’allargamento della strada per consentire ai mezzi di raggiungere la torre. Gli interventi sulla torre serviranno a mitigare i processi di degrado e dissesto avvenuti negli anni, che hanno portato in questi tempi a distacchi e crolli, anche importanti, di molte parti della struttura originaria. In inverno è crollata la garitta costruita sul tetto della torre e il brutto tempo dei mesi scorsi ha provocato la caduta dell’architrave della porta d’ingresso, oltreché della muratura sovrastante.
«La ristrutturazione della torre è importante – ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Antonella Mariani – La costruzione ci guarda da lì da sempre, ci rappresenta e custodisce la nostra storia. Abbiamo a cuore il recupero delle memorie che i nostri avi ci hanno lasciato. In questi anni la torre ha subito una serie di vicissitudini e vorremmo che riprendesse il suo splendore. E con l’aiuto della Soprintendenza potremo renderla di nuovo visitabile».
I lavori consentiranno anche di rimettere a posto la copertura, chiudere il buco lasciato dal crollo e ripristinare l’ingresso. Ci saranno importanti interventi di muratura all’esterno della torre per reintegrare la parti cadute al suolo.
L’obiettivo più generale del Comune di Stintino è quello della riqualificazione dell’intera area di Capo Falcone come attrattiva turistica, come centro studi per la salvaguardia e il recupero degli habitat naturali della fauna e della flora locali e come punto di osservazione naturalistico-faunistica per il “Santuario dei cetacei”. (red)
(admaioramedia.it)