Ieri sera, i carabinieri della Compagnia di Dolianova, coadiuvati dallo squadrone eliportato Cacciatori Sardegna e dalle unità cinofila, hanno effettuato alcune perquisizioni alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenuti.
Durante l’operazione, i militari si sono recati nell’abitazione di un allevatore di Siurgus Donigala. L’uomo ha tentato di depistarli consegnando spontaneamente una pistola scacciacani di libera vendita, ma i carabinieri procedevano ad un più accurato controllo e si insospettivano per il ritrovamento di alcune cartucce calibro 7,65. I dubbi trovavano conferma quando uno dei due figli tentava la fuga con una valigetta ed un fucile, mentre il resto della famiglia cercava di distrarre i militari, addirittura brandendo una roncola lunga 1 metro.
Il ragazzo in fuga veniva avvistato ed inseguito da altri militari fuori dall’abitazione, che recuperavano un fucile calibro 12 calibro con matricola abrasa e, nella valigetta, 5 pistole e qualche cartuccia, più due passamontagna, abbandonati dal giovane in fuga. Poco più tardi, il ragazzo rientrava a casa, dopo aver maldestramente cercato di rendersi irriconoscibile tagliandosi la barba. Nella perquisizione venivano trovati anche 40 grammi di marijuana, suddivisa in dosi pronte ad essere smerciate, tre bilancini di precisione e materiale per preparare le confezioni di stupefacente.
Risultando evidente che tutti i membri della famiglia sapessero delle armi, i carabinieri decidevano di arrestare i tre uomini (M.R.A., 52enne, ed i suoi due figli, M.F.A., 20enne, e M.G.A., 24enne, tutti allevatori di Siurgus Donigala) per detenzione di armi. Inoltre, per i due figli l’accusa è anche di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre per il padre anche violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. I tre sono stati rinchiusi nel carcere di Uta. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)