Nei giorni scorsi è stata presentata l’edizione 2019 del “Porto Cervo wine & food festival”. La rassegna apre la stagione negli alberghi “Marriott Costa Smeralda”, catena che gestisce, per conto della Qatar Holding, i quattro hotel smeraldini più esclusivi.
Questo appuntamento internazionale, giunto all’undicesimo anno, sarà caratterizzato da novità e numeri record. Non a caso gli alberghi hanno già registrato il tutto esaurito per i giorni della manifestazione, che si svolgerà a metà maggio. Nel dettaglio, si è stipulata una collaborazione attraverso la partnership con il Miami e il New York wine and food festival: due tra le maggiori rassegne enologiche al mondo. Inoltre, è stata stretta una collaborazione con Alessandro Torcoli, editore di Civiltà del bere, che sarà il consulente per i contenuti della manifestazione. Settantacinque produttori, fra aziende legate al food e cantine, rappresenteranno la cornice dei principali punti di richiamo per gli operatori del settore.
In questo quadro, si inserisce il progetto “Taste of Sardinia”, attraverso il quale gli chef degli alberghi delle Marriott porteranno i migliori prodotti dell’isola all’Harry’s Bar di Londra, Miami, Il Cairo e in Kazakistan, costruendo una piattaforma internazionale nel nome delle eccellenze enogastronomiche della Sardegna. Gli organizzatori parlano di una possibile ricaduta complessiva di oltre 20 milioni di euro per il territorio. Una voce non certo trascurabile per l’indotto dell’economia sarda.
Ecco perché se cresce la Costa Smeralda, cresce la Sardegna. Però a molti, ancora oggi, questa equazione non piace. Eppure, da questo territorio dipende una grossa fetta dell’economia regionale. Arzachena, comune titolare del sistema ricettivo smeraldino, registra il più alto pil pro capite della Sardegna. L’Aga Khan, l’inventore del sogno di tanti vacanzieri, voleva rilanciare il Consorzio con grandi investimenti, ma le sue idee non sono state prese in considerazione. E nel silenzio generale, compreso quello della Regione, è andato via, svendendo persino la sua compagnia aerea, che, Alisarda prima, Meridiana poi, oggi Air Italy, non sembra intenzionata ad agevolare i Sardi. Anzi…
Giorgio Fresu (da “Tepilora.info”)
(sardegna.admaioramedia.it)