Apertis Verbis

7 Comments

  1. 1

    Mariella Pitzianti

    Io l’ho sempre sostenuto.!!!

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  2. 3

    Pietro Chirra

    Non capisco se negli anni 5o, 60, 70 la sardegna era tutta coltivata oggi 2017 sardegna incolta terreni abbandonati il comparto della pastorizia crisi nera domanda da cosa dipende l’abbandono della nostra amata patriia

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  3. 4

    Lone Rider

    Mi prendo la libertà di essere franco, ma da sardo emigrato,ogni volta che ritorno in “Terra Santa” trovo sempre più “Invidia” e gestione politica, dagli enti locali fino ai vertici regionali, sempre più approssimativa e mirante ad ingrossarsi le proprie tasche………… vieppiù che passa il tempo ,succube nonché serva di Roma,……… a quando uomini al comando colmi di “Onesta Sardità”?????!!!

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    1. 4.1

      Pietro Chirra

      Anche io da emigrante sardo ogni anno torno in patria vedere l’abbandono l’inerzia licapacita della politica di tovare almeno un po di dignità per risolvere in parte un qualsiasi problema niente sembrano apartenere ad un altro pianeta

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    2. 4.2

      Lone Rider

      Già! La “Dignità”,loro,ce l’hanno sotto i piedi………Saluti Sig. Chirra e Buon Anno……..a prescindere da tutto…………….

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  4. 5

    Viandante

    Invidia, problemi di mentalità e un elite di impronta ispanica (anche quando Sarda), finalizzata all’estrazione piuttosto che allo sviluppo rendono la Sardegna impossibile da sviluppare. Questi i problemi endogeni. All’esterno, si tratta di dipendenza dall’Italia e in particolare dall’Europa.

    Ma anche senza i problemi esterni la Sardegna sa farsi male da sola. Basta pensare ai risultati ottenuti da Microstati insulari come Singapore o Taiwan, con zero risorse, terreni coltivati pressoché nulli e zero supporto esterno e poi confrontare la Sardegna al centro del Mediterraneo per capire.

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