In questi ultimi mesi, per prevenire il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti derivanti da attività criminose, la Guardia di finanza ha intensificato i controlli nei negozi che hanno precisi obblighi sulla tracciabilità della compravendita e della permuta di oggetti preziosi usati.
I finanzieri in due gioiellerie ed in un negozio “Compro oro” hanno trovato alcune irregolarità che hanno portato alla denuncia di due proprietari, mentre un terzo è stato sanzionato amministrativamente. Nei primi due casi, è stato riscontrato l’esercizio abusivo dell’attività, in quanto i gioiellieri avevano omesso di iscrivere l’attività nell’apposito registro degli operatori, in violazione delle norme antiriciclaggio.
Nel secondo caso, invece, il titolare del “Compro oro” non consentiva la necessaria tracciabilità delle operazioni, in violazioni delle normative antiriciclaggio che prescrivono per ogni operazione di importo pari o superiore a 500 euro l’utilizzo di mezzi di pagamento diversi dal denaro contante, indipendentemente dal fatto che l’acquisto o la vendita dell’oggetto prezioso usato sia stato effettuato con un’unica operazione o con più operazioni frazionate.
E’ stata accertata l’omessa compilazione di oltre 600 schede identificative dei clienti ed il pagamento di oltre 200 operazioni di importo superiore al limite e/o alle forme previste dalla legge. (red)
(admaioramedia.it)