Le condizioni di abbandono nelle quali versa da anni l’edificio della scuola ex Itas di Sassari sono state denunciate con un presidio, organizzato davanti all’istituto dalla sezione locale di CasaPound, che ha chiesto un intervento di riqualificazione: “Ex Itas: tante promesse sepolte tra le macerie”, recitava lo striscione.
“Macerie ovunque, vani degli ascensori pericolosamente aperti, siringhe e bottiglie in ogni angolo – ha evidenziato Andrea Farris, coordinatore cittadino – sono il paesaggio che accoglie chi decida di avventurarsi nei padiglioni dello stabile, nel quale accedono giornalmente decine di ragazzini del quartiere e della vicina scuola. Nel 2012, dopo la chiusura dell’edificio scolastico e la rimozione dell’amianto, la Provincia di Sassari, allora amministrata dal centrosinistra, annunciò progetti per 6 milioni di euro al fine di restituire lo stabile alla comunità. Invece dopo sei anni, in via Solari regna ancora il degrado e le macerie hanno seppellito tutte le promesse del centrosinistra cittadino”.
“Nella struttura sono presenti un anfiteatro, una palestra, un parchetto e numerose aule che possono essere, una volta ripristinate, utilizzate come centro aggregativo del quartiere – ha aggiunto Farris – Chiediamo che le istituzioni si impegnino immediatamente ad avviare gli interventi necessari al ripristino dello stabile e alla riconsegna, in tempi celeri, alla comunità sassarese”. (red)
(admaioramedia.it)