“Ministri ignoranti e codardi in salsa sarda”, così Mauro Pili, deputato di Unidos, ha definito l’atteggiamento del Governo Renzi e dei suoi colleghi sardi dopo la votazione di un suo ordine del giorno alla Camera dei deputati sulla vicenda Saremar, mentre erano in discussione le deleghe in materia di appalti e di concessioni pubbliche: “Una sottospecie di viceministro, tale Nencini ha espresso parere contrario al mio atto di indirizzo sulla salvaguardia dei lavoratori e il mantenimento in essere della proroga di 12 anni del contratto alla società in house previsto dalla legge 166 del 2009. Gli ho spiegato di cosa si stava parlando, e quale fosse l'attinenza al tema del codice degli appalti, considerato che non ne capisce niente, la sua risposta è stata disarmante: il tema non è attinente con gli appalti”. Per la precisione, Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha detto “Ultroneo rispetto all’ordine del giorno”, cioè estraneo, superfluo. Comunque, il presidente della Camera lo ha dichiarato ammissibile ed è stato messo in votazione: “Quello che lascia sgomenti – ha aggiunto Pili – è il voto che ne è seguito. Il Pd contro i lavoratori e contro i diritti dei lavoratori”. Riferendosi ai sette deputati del Pd (Pes, Cani, Mura, F. Sanna, Meloni, Scanu e G. Sanna) risultati assenti al momento del voto, come Corda (Cinquestelle), Capelli (Cd) e Pinna (Sc). Degli onorevoli democratici ha votato a favore solo Marrocu, insieme a Piras (Sel), Vella e Nizzi (FI), Bianchi (Cinquestelle) e Vargiu (Riformatori). Una sola astensione, quella del grillino Andrea Vallascas, che ha risposto a Pili sul suo blog: “Sembra che voglia far intendere che la Saremar stia rischiando di chiudere perché non è stato approvato un suo ordine del giorno in Parlamento”.
“Caro Mauro – prosegue Vallascas – ho la sensazione che stai sopravvalutando l’importanza che dai al tuo ordine del giorno, ma soprattutto, ed è l’aspetto più grave, un po’ furbescamente stai cancellando con un colpo di spugna le gravi responsabilità di una classe politica che con le sue scelte scellerate hanno determinato questa situazione. Quello che sta accadendo oggi nel settore del cabotaggio marittimo in Italia e in Sardegna è il frutto di decisioni e provvedimenti che arrivano da lontano, ma non da così tanto lontano perché tu te ne possa essere già dimenticato. Ti ricordo che la privatizzazione della Tirrenia e delle sue controllate, come Saremar, è del tuo mentore politico, Silvio Berlusconi, lo stesso che nel ’99 ti aveva incoronato candidato presidente della Regione. Invece della liberalizzazione del settore, si sono create le condizioni che favoriscono il regime di monopolio, con un rischio per la sostenibilità delle tariffe e della continuità del servizio. Mentre le difficoltà della Saremar non sono dissimili a quelle affrontate dalle sue consorelle regionali, Siremar, Toremar e Caremar”.
“Non so come hai votato quando si è decisa la privatizzazione della Saremar – ha concluso il Deputato del Movimento Cinquestelle – ma so che in quel periodo sedevi già sui banchi della Camera, tra le file della maggioranza che sosteneva Berlusconi e nel partito da lui fondato. In poche parole, eri allineato a quel governo e alle sue molte scelte disastrose, tra cui la privatizzazione di una compagnia sarda”. (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Gio Vanna
Gio Vanna liked this on Facebook.
Cry Mameli
Cry Mameli liked this on Facebook.
Rosa Marcias
Rosa Marcias liked this on Facebook.
Chris Chris
Chris Chris liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.