Lasciate ogni speranza, senza entrate. Questo striscione immaginario sul piano più alto del palazzone della Regione in via Trento fotografa bene il momento ‘no’ dell’economia sarda, al centro del fuoco incrociato fra un Pil da ultimi della classe (0.3% contro lo 0.8 nazionale), aziende in crisi che non riescono a ripartire e la solita manovra furbetta dello Stato che si è portato a Roma i 200 milioni delle ex province sarde destinati ad una nuova redistribuzione fra i nuovi organismi del governo locale.
Ha un bel dire la Giunta regionale che la vertenza sulle Province non è nemmeno parente di quella sulle entrate. E’ figlia biologica, invece, di un rapporto con lo Stato in cui la Regione ha mostrato (absit iniuria verbis) di non avercelo duro. Sul tavolo, Roma incassava uno sconto sul dovuto, la rateizzazione del residuo ed il ritiro di tutti i ricorsi vinti, mentre Cagliari si vedeva cancellato il patto di stabilità potendo spendere tutti i soldi in cassa, in più la sfida di un monte risorse legato al ciclo economico (cioè, se va male, e sta andando abbastanza male, sono ‘fatti’ nostri). Lo squilibrio, in poche parole, c’era e c’è. Al limite la parte dei soldi poteva essere accettabile ma negoziata meglio.
Ma l’errore più grosso è stato quello del disarmo unilaterale sul fronte delle sentenze della Corte costituzionale, che poi sono il vero ‘cuore’ giuridico (e politico) del rapporto fra Stato e Regione costruito nel 1948 con lo Statuto speciale. La storia non si fa con i se, però non è sbagliato ipotizzare che, tenendo in piedi qualche ricorso da mandare all’incasso alla bisogna, la manovra furbetta dello Stato sulle ex province non ci sarebbe stata. Adesso, invece, incomincia l’ennesima salita. Che porta molta instabilità nella prossima legge di stabilità.
SardoSono
(admaioramedia.it)
8 Comments
Sardus Sandro Kasteddu
Troppo molle? non esistono,come persone ,ma esistono come serbini
ITnewsNU
SARDOSONO, Una Regione troppo molle nel rapporto con lo Stato – Ad Maiora https://t.co/eZ8BMDxm20 #Nuoro #news
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