Nel Pd sardo, ancora terremotato dalle elezioni del 4 marzo, solo Renato Soru mostra il folle coraggio di tenere alzato il suo autorevole ditino per dire, dentro e fuori il mondo Dem, che gli “elettori non hanno capito”.
I compagni, per la verità, fanno spallucce, un po’ perché hanno altro da pensare e un po’ perché in fondo non credono possibile una remuntada del partito alla regionali, guidata proprio da lui che li aveva portati a sbattere contro il centro-destra dopo una legislatura tormentata e conclusa anticipatamente con le dimissioni (guarda un po’, sulla legge urbanistica). Lo zoccolo duro dei sostenitori ricorda che, però, nel bene e nel male, Soru aveva una sua ‘visione’. Solo che in politica ogni visione (a parte che in Cina) alla fine deve fare i conti col ‘sentiment’ degli elettori e con la capacità di far reggere e durare certe scelte nel tempo. E sotto questo profilo le vicende della Sardegna raccontano una storia abbastanza diversa dalla vulgata soriana.
Gli elettori, intanto, si sono espressi a suo tempo. E quanto al destino di certe decisioni dell’allora Governatore, le cose non sono andate proprio benissimo. Le sue ‘tasse sul lusso’, ancorché ispirate da uno spin doctor come l’ex presidente della Consulta, Valerio Onida, sono state spazzate via dalle sentenze; il fondamentalismo su Tuvixeddu ha lasciato alla Regione una ‘stecca’ da 80 milioni; le riforme fatte con furore nel sistema degli enti agricoli, del turismo e della formazione hanno aggravato una situazione già difficile; l’eccessiva disinvoltura nell’applicazione della legge (come nel caso dei lavoratori Hydroncontrol trasferiti alla Regione senza concorso) ha aperto l’ennesimo buco da rattoppare; il Ppr c’è ma proprio perché c’è, e dà spazio ai tic nervosi delle varie sinistre, si è creato il grande incaglio dell’urbanistica da cui non si riesce ad uscire. Su tutto, infine, pesa l’accordo con il Governo Prodi che, in cambio di poco, ha scaricato sulla Sardegna, che non aveva e non ha le spalle sufficientemente larghe, i costi di sanità, trasporto pubblico locale e continuità territoriale. Anche su queste cose i sardi sono espressi con chiarezza pochi giorni fa.
Vero è che il centro-destra succeduto a Soru non ha fatto molto per far emergere la sua impronta e che i 5Stelle appaiono ancora storditi dalla vittoria per riuscire ad articolare una proposta. Però, da qui a dare a Soru un’altra possibilità davvero ce ne passa.
SardoSono
(admaioramedia.it)
24 Comments
Massimiliano Carta
Ma torranci…….
Giacomino Sassu
….a volte ritornano. 👹
Roberto Angius
Ritornano ritornano!! Se poi non tornano lì ripescano
Giovanni Zucca
Bai a circai sizzigorrusu
Leandro Podda
Sarebbe una maledizione per i Sardi.
Alessia Demuru
Ma perché no ti nascondi
Roberto Puddu
Così tanto per cambiare
Pierluigi E Daniela Floris
Ma per carita
Giulio Masia
Che Dio ci aiuti!
Thomas Ogno
Trovano sempre un motivo per pensare di essere indispensabili…..”abbiamo perso? Adesso ci penso io”. Ma boccirí o bimbominkius
Pasqua Canu
🤢🤢🤢🤢
Maria Rosaria N Piras
😨😨😨😨😵😵😱😱😱
Marche Salvatore
Forse si è ricordato di aggiungere qualche tassello a suo favore pro caridade,in esilio anche lui
Mario Def
Bravo! E Portiamo lo al 2% sto PD dai che ce la fai
Enzo Puxeddu
Lasciateli fare, continua il suicidio !
Maria Luisa Corda
Poveri noi!!!!!!!!
Rino Diana
Sig Soru lei e indagato xcio fuori dalle balle
Sandro Zandara
NON le BASTA…!!! Il disastro ché a fatto dal 2004 al 2009. PER CARITÀ
Valeriano Manca
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Bonino Canu
Si le prossime elezioni alla Casa Bianca.. È sprecato in Sardegna ..È un grande …(fuori di testa)….
Ignazio Mallei
🤮🤮🤮🤮🤮
Ugo de Ughis
Magari, sarebbe una buona idea
Federico Podda
È aperto al pubblico dalle 14 alle 17 tutti i giorni esclusa la domenica.
Abhuabhuabhuabhh
Betti Serra
Deve cambiare le leggi da lui volute in quanto poi gli si sono rivoltate contro?