Giuseppe Luigi Cucca è un gentiluomo nuorese ben educato che a Roma sa rendersi simpatico (anche perché al bar fa continuo sfoggio dell’ospitalità barbaricina e non fa mai pagare) ed interessante a colleghi di tutti gli schieramenti. Insomma, ha qualità umane apprezzabili e competenza riconosciuta sulla sua materia.
Come tanti sardi, però, non è profeta in patria e forse finora è riuscito a dare il meglio di se più come rappresentante istituzionale che come leader politico. Intendiamoci, dopo la sconfitta del 4 marzo hanno provato a mettergli in conto di tutto, pensando di trovare un capro espiatorio giusto al momento giusto. Su questo, con evidente fatica, ha tenuto il punto, passando la mano quando almeno si è tracciato un percorso sul come venirne fuori, fermo restando che venirne fuori davvero sarà davvero un’altra cosa.
Discorsi di prammatica a parte, adesso è il turno del senatore Cucca di accomodarsi sul divano davanti ad un sacchetto di pop corn. Dichiarazioni di prammatica a parte, i dem sardi sanno perfettamente che per le prossime elezioni regionali sono spacciati e che l’unica ‘accademica’ speranza sta in una coalizione con Maninchedda, il quale sta tremendamente sulle balle a Soru (ricambiato con finto distacco). Facile a dirsi. Se è vero, come dice Cucca, che nel Pd sardo c’è un sacco di gente che vuole posti (e basta), non maschereranno le occasioni per dimostrarlo.
SardoSono
(admaioramedia.it)
2 Comments
Salvatore Cuboni
Ormai, bisogna chiudere bottega, per mancanza clienti!!!!!
Giovanni Zucca
Siete ormai alla frutta