Definire ‘conclave’ il mega vertice del centro sinistra a Sanluri fa ridere, ma se proprio si volesse usare quel termine sarebbe come se, durante un conclave, uscisse la notizia di un parroco che molesta la perpetua e di un vice parroco sorpreso in fuga con la cassetta delle elemosine: il riferimento è alle Giunte comunali di Quartu e di Alghero finite sulle montagne russe.
A parte il fatto che da un conclave, prima o poi, viene fuori un Papa, mentre da Sanluri, al massimo, sono venute fuori le linee guida del piano energetico. Scelte? Nessuna. Solo una lista di "bisogna fare", buona per un attempato club di rotariani ma insignificante per chi governa da un anno e mezzo e, quanto meno, dovrebbe "dettare la linea". Quella che al centro sinistra sardo manca da un pezzo.
Poi le cose si sono complicate perché la maggioranza di Pigliaru è diventata pericolosamente tripolare. Oltre alle varie varianti del Pd, ci sono i movimentisti di Arbau, con le loro documentate punture di spillo, e i diversamente sovranisti di Maninchedda. Se non due blocchi almeno due blocchetti, che comunque possono far male se ti cadono sui piedi. Vedremo a settembre. Per adesso l'altro risultato tangibile di Sanluri è quello anticipato molto tempo fa dal grande Eduardo: "ha da passà a nuttata", nel nostro caso l'estate.
SardoSono
(admaioramedia.it)
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