SARDOSONO, A Sassari guerra totale tra il sindaco Sanna ed il Partito democratico

Gira voce che l'Amministrazione Comunale non stia facendo nulla, ma non è così. L'amaro commento del sindaco Dem di Sassari, Nicola Sanna, ancora stordito dai fischi che gli hanno rovesciato addosso i sassaresi alla discesa dei Candelieri (la grande festa dei ceri votivi, dove da sempre ci si infila anche un giudizio, popolare e/o populista, sull'operato del sindaco) fotografa bene la situazione.

Nel senso che, al di là delle tifoserie, si comincia a percepire che la guerra totale fra Sanna e il Partito democratico (in mano al correntone soriano) non finirà con un vinto o un vincitore ma con la sicura sconfitta della seconda città della Sardegna. Sconfitta ancora più profonda se si pensa che Sassari è la casa di molti big del partito: da Gianfranco Ganau a Silvio Lai, da Gavino Manca a Salvatore Demontis, fino a Giacomo Spissu. Beh, nessuno è riuscito a cavare un ragno dal buco in una questione apparsa da subito priva di nobiltà ma fatta solo di interessi di bottega per posti ed assessorati. La partita fra Nicola Sanna ed il resto del mondo Dem,  che secondo pronostico doveva essere senza storia a favore del secondo, si è trasformata nel tempo in una gara a braccio di ferro fra due avversari con muscoli flaccidi e senza idee. Insomma, c'è tutta una classe dirigente che si sta giocando la faccia e in buona parte l'ha già persa. Un fischio la seppellirà.

SardoSono

(admaioramedia.it)

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