Dalle 5.30 di questa mattina, nelle province di Cagliari, Sassari e Nuoro, circa 80 carabinieri dei rispettivi Comandi provinciali, coadiuvati dalle unità cinofile, dallo Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna e da un velivolo del 11° Nucleo elicotteri di Elmas, hanno eseguito 14 ordinanze di misure restrittive nell’ambito di un’indagine antidroga, avviata dopo la tentata rapina al Banco di Sardegna del 5 agosto 2016 in viale Marconi a Cagliari.
L’operazione si è svolta a Cagliari, Assemini, Decimomannu, Villasor, San Vito, Alghero, Escalaplano ed Isili. Al termine delle indagini dei carabinieri, guidati dal tenente colonnello Ivan Giorno e dal maggiore Michele Cappa, sette persone sono finite in carcere: N.F., pregiudicato 46enne di Quartucciu (gia’ detenuto); M.L., pregiudicato 42enne, commerciante di Assemini; T.L., pregiudicato 38enne di Lanusei, ma residente ad Assemini; F.M., allevatore 38enne di Decimomannu; D.M., panettiere 29enne, pregiudicato; G.P., allevatore 53enne di Vllasor, pregiudicato; F.A.P., 24enne di Cagliari. Mentre altri sette hanno ricevuto il provvedimento di obbligo di dimora: G.A., pregiudicato 43enne, domiciliato nel campo nomadi di Elmas; F.F., pregiudicato 63enne di San Vito; C.L., allevatore 45enne di Escalaplano, pregiudicato; M.M., 22enne di Decimomannu; R.M., pregiudicato 49enne di Decimomannu; R.M., una pregiudicata 47enne di Alghero; F.P., allevatore 46enne di Assemini, pregiudicato.
La banda, che era in contato con altri gruppi criminali soliti organizzare rapine, assalti ai portavalori e furti, e’ accusata di spaccio di cocaina, hashish, marjuana e metanfetamine, con un giro di circa 100mila euro e centinaia episodi di spaccio.
Durante le perquisizioni, a casa di M.L. e’ stata trovata anche un’arma ed alcune anfore, percio’ e’ stato denunciato anche per detenzione illecita di arma e possesso di beni di interesse culturale.
L’arma, una pistola semiautomatica calibro 7.65, con un caricatore ed 8 cartucce prive di marca, e’ risultata provento di un furto del 1993, mentre le 7 anfore, risalenti a varie epoche tra il III secolo a.C. ed il periodo tardoantico, in ottimo stato di conservazione, sono state affidate in custodia giudiziale alla locale Soprintendenza dei Beni culturali che ha effettuato la loro valutazione. Trovata anche una limousine bianca noleggiata.
Ai margini dell’operazione, anche il progetto di un assalto ad un portavalori (mai avvenuto), che raccoglieva gli incassi nel mercato ortofrutticolo di Sestu, al quale avrebbero potuto partecipare anche due membri della banda sgominata. (red)
(admaioramedia.it)