Con la nomina da parte della Giunta regionale, del direttore generale (senza consiglio di amministrazione), Giorgio Pisanu, e del revisore dei conti, Agostino Galizia, è terminato il percorso di riforma di Sardegna ricerche, trasformata, a 30 anni dall'istituzione, da Consorzio in Agenzia, con l'obiettivo di garantire più efficienza nel funzionamento e minori costi di gestione per le casse pubbliche.
L'Agenzia continuerà ad occuparsi di assistenza alle piccole e medie imprese, promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico, erogazione, a favore di imprese singole o associate, di servizi finalizzati all'introduzione di nuove tecnologie, alla modernizzazione della gestione e al sostegno delle attività aziendali. Soggetti partecipati dell'Agenzia restano il Crs4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna), Pcr (Porto Conte ricerche) e la Fondazione Imc (Centro marino internazionale).
"Oggi abbiamo formalmente concluso la riforma di Sardegna ricerche – ha sottolineato l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci – Il sistema della ricerca e dei suoi strumenti viene razionalizzato e diamo una risposta concreta a quanto sollecitato dai giudici contabili che più volte hanno parlato di una trasformazione indispensabile. Abbiamo ridefinito la natura giuridica, riordinato la missione prioritaria dell'Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizzato la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta. Ora acceleriamo per portare avanti le importanti attività di Sardegna ricerche e lavoriamo da subito per rilanciare il ruolo stesso dell'Agenzia, considerato strategico dalla Giunta per avvicinare le piccole e medie imprese sarde all'innovazione e alla tecnologia, in particolare al mondo del web". (red)
(admaioramedia.it)
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